Le Seychelles non sono solo mare, mare e mare. Hanno anche una foresta rigogliosa, lussuriosa. Green. Di quelle presenti anche da noi, tipo, tra Sesto San Giovanni e Mariano. Cosa dite? Ah, ci sono solo case. Scusate, ho sbagliato.
Vedere la natura così rigogliosa, così prepotentemente viva mi fa vibrare il cuore. Oggi ci siamo addentrati in questo percorso dell’NBGF, il National Botanical Garden Foundation, ed è stata una scoperta di un angolo di paradiso.
L’entrata è accanto l’Ospedale di Victoria caso mai qualcuno potesse inciampare o provare un capogiro di fronte alla natura. Le palme, le noci di cocco e un’infinità di piante di cui non so proprio il loro nome, ma non ha importanza, con la loro presenza riempivano ogni spazio.
E così in questo cammino oscurato da una moltitudine di alberi ad alto fusto, mi sono sentito protetto e a mio agio. Foglie gigantesche, fiori spettacolari, diciamo pure osceni per la loro straordinaria bellezza. E infine gli animali: ossia due oche stilose, dall’incazzatura facile, combattive. Mi hanno beccato il dito del piede per due volte. E poi le tartarughe giganti, bellissime. Due di loro stavano copulando, ma mica ci scandalizziamo. Per cinquanta rupie abbiamo dato loro da mangiare foglie di palma e di non so quale altro vegetale. Ostinate, veloci, prepotenti, te le venivano a strappare dalle mani e si lasciavano accarezzare proprio sulla testa. Ho cercato di sfamarne il più possibile, anche se non c’era bisogno, straviziate com’erano.
Così nel pomeriggio, dopo un mezzo diluvio durato giusto il tempo di rinfrescare l’aria, mi sono riportato a sud dove avevo interrotto il giorno prima il tour per colpa della ruota sgonfia e ho percorso il rimanente dell’isola.