La partogenesi di un viaggio

Ecco, bisogna spezzare le catene dell’abulia, della rassegnazione. Devo viaggiare, ed è più di un anno e mezzo che non esco dall’Italia.

Ci ho provato all’ultimo momento, ma proprio ultimo, ed è stato faticoso scegliere dove andare e come andare. Ma, prima di tutto, è stato faticoso dover chiedere un cambio turno ad una persona che non ha mai accettato di fare favori da più di 10 anni e verso la quale non ho più porto un saluto.

Eppure… Ho preso Whatsup e via… mi sono abbassato con la richiesta.

Così ho scelto con quei pochi voli a disposizione, tra le mille restrizioni e il grande desiderio di spezzare le catene. Una cosa easy, però all’estero, la conditio sine qua non per sentirsi davvero libero. Dicevo poche scelte, pochissime, per poco più di tre giorni scarsi.

Bruxelles, o meglio il Belgio. Era la prima opzione che mi usciva per ogni destinazione. Bene, il Belgio, me lo faccio andare bene. Le Fiandre le ho viste tutte, mi manca la Vallonia. Poco male… Ma il mare… Come non andare al mare…? Però il mare di Ostenda fa schifo, sconfiniamo nella Zelanda, regione olandese… (visto che la Nuova Zelanda è terribilmente lontanissima ma poi troppe case, troppo tutto.

Amsterdam. L’Olanda, anch’essa è piccolissima, abitatissima e vista un fracco di volte. Non ero particolarmente tentato.

Barcellona. Uhmmm, invitante. Già mi immaginavo il viaggio verso i Pirenei, andando ad Andorra, sfiorando Girona e la Catalogna. Ma i voli erano un casino. Al ritorno dovevi per forza passare da Madrid. Beh, allora Madrid! E da lì, navigando per la Castilla y Leon, arrivare in Galizia. Fare un personale giro del cammino di Santiago, rigorosamente in auto. Ma i voli, no… non coincidevano. Uffa.

Ma il Nord mi chiamava prepotente, con forza, era lì. Mi dicevo: sù Carletto, osa. Osa, vai su.

Copenaghen, interessante, ma i voli un disastro. La Svezia? No, troppo barocca. La Finlandia? No, troppo piatta. E così non mi rimaneva altra scelta, ok, una scelta consapevole e guidata da un fortissimo istinto ancestrale di natura e di fresco e di cielo terso. Ecco fatto.

Oslo, con voli via Amsterdam, prezzo accettabile. Unica pecca. Partenza da Malpensa, e per fortuna che stamattina mi sono fatto un po’ di scrupolo riguardando la prenotazione. Ero già diretto per Linate. Pazienza. Vedremo Giovedì notte come potrò fare per ritirare l’auto a Malpensa…


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