Primo giorno qui in Scozia, ma per arrivarci ho trasvolato i cieli d’Europa, fermandomi in quella noiosissima città di Francoforte. La cosa interessante è l’aver visto il lago di Como dallo stesso punto di alcuni giorni addietro ma a qualche chilometro più in alto. Pensare che avevo fatto tanta di quella fatica… Non ditelo a JK che poi si arrabbia.
A Francoforte il solito giro lungo le strade che vanno dalla stazione centrale fino alla piazza del municipio. Niente di interessante se non che mi sono quasi addormentato accanto a un vecchiettino su una panchina che a sua volta russava. Per tornare in aeroporto ho rischiato di prendere il treno per Berlino. ‘Sti tonti delle Ferrovie Tedesche hanno messo la sigla del treno “8” accanto all’orario di partenza. Io, pensando che fosse il binario, mi porto all’8 dove c’era il treno per Berlino. Così ho guardato meglio il tabellone e, sì, invece era al binario 22. Scatto da centometrista: avrei potuto gareggiare alle olimpiadi.
La Lufthansa questa volta mi ha offerto un aereo molto elegante con livrea alla prima maniera; ma mi ha pure cambiato il gate all’ultimo minuto. Qualcuno deve aver giocato sporco, così abbiamo fatto il valzer dei gates: dal 26 al 24, poi al 20 e infine di nuovo al 26. Mi è venuta la lufthansia.
Una volta arrivati a Edimburgo, ormai al crepuscolo, il resto della giornata è stata una lunga corsa contro il tempo per arrivare a Inverness a un orario decente, le ventidue, per trovare qualcosa da mangiare in questo posto sperduto…