Ma ti pare che debba trovare le rose in fiore o in boccioli a metà ottobre? Non ci si capisce più niente. Ormai tutto è spezzato, non solo il cuore. Il tempo che fino a ieri sembrava di essere ad Agosto, ormai è inaffidabile.
Sono venuto oggi, devo ammetterlo faceva freschetto, l’aria era frizzante ma al sole si stava bene. Sembrava primavera perché le foglie autunnali non c’erano. Era ancora tutto verde. Sono venuto con tutta calma, sebbene avessi un po’ di ansia: speravo che questo momento passasse in fretta.
È sempre così, aspetto da mesi ma poi quando arriva il giorno della commemorazione, mi sento disorientato. L’idea di uscire, di prendere il vasetto di fiori che ti ho portato, la speranza di non rimanere imbottigliato nel traffico nel fare quei 20 chilometri, mi lasciavano agitato. Sono però riuscito a tenere tutto sotto controllo: i miei sentimenti, l’ansia, il senso di ribellione, la tristezza che si sedimenta da qualche parte come un retrogusto di cui non si riesce a definire in modo preciso e netto.
Mi sono fermato pure a fare colazione in quel postaccio a Faloppio, sulla strada del Buscun… Non so perché mi ostini a fermarmi lì, quando avrei potuto farla alla Iper di Belforte. Il problema è il gatto. Non lo avrei lasciato in auto, ma poi avrei dovuto farlo per ritornare a prendere i fiori.
Sono entrato nel cimitero. Finalmente da lontano posso individuare con precisione la tua tomba. L’albero di cipresso ormai cresce e svetta bello alto. Non mi sono perso, sono arrivato preciso preciso. Ho trovato il solito fiore di vetro, una statua di un presepe, un specie di abete, rimasto lì da chissà quale natale e il gesso di un angelo. Avrei voluto spazzarli via dalla tua tomba, lasciare solo il vaso di ciclamini per nulla odoranti. Ho notato che le lettere si sono scolorite, il nero si sta staccando. Il ricordo si sta sbiadendo. Sta crescendo del muschio sul bordo della targhetta. L’ho raschiato via e ho tolto l’umidità dall’immagine, quella sì, intatta da quando sei morta…
Sono stato di poche parole e ti ho rivolto pochi pensieri. Tanto? A che serve. I morti sono sottoterra. I vivi ci arriveranno e io mi sento sempre più attirato dalla gravità. Mi sono alzato controvoglia e mi sono girato. Ho guardato tutte quelle tombe e mi è venuta la vertigine. Come sempre, è sempre così. Ho percorso i vialetti contornati da cipressi curati e mi sono lasciato alle spalle l’ingresso e ho ripreso l’auto per scappare, sì, questa volta in tutta fretta.
The lights went out, I hit the ground You didn’t mind that I was bleeding out You filled my life with minor songs I loved you but you loved to do me wrong
I miss your kiss, gasoline and a matchstick Red Lights, flashes, rising out of the ashes I see you for who you are But you can’t break a broken heart
You lift me up and leave me in the gutter You tear me up and move on to another I’m torn apart but I am a survivor You can’t, you can’t break a broken heart (ooh, ooh, ohh) You can’t break a broken heart (ooh, ooh, ooh)
An all-time low but I’ll get by And over you, I’ll find the highest high You did your best to do your worst I got used to all the ways it hurt
Feel the fever telling me that I need her Science fiction turning into an addiction I see you for who you are But you can’t break a broken heart
You lift me up and leave me in the gutter You tear me up and move on to another I’m torn apart but I am a survivor You can’t, you can’t break a broken heart (ooh, ooh, ooh) You can’t break a broken heart (ooh, ooh, ooh)
Oh, I miss your kiss, gasoline and a matchstick Red Lights, flashes, rising from the ashes
You lift me up and leave me in the gutter You tear me up and move on to another I’m torn apart but I am a survivor You can’t break a— (ooh, ooh, ooh) Oh, you can’t break a broken heart (ooh, ooh, ooh)
You can’t, you can’t break a broken heart You can’t, you can’t, you can’t break a broken heart You can’t, you can’t break a broken heart You can’t, you can’t break a broken heart!
Quando, … [omissis] futuro… Francesco De Gregori – La donna Cannone Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,giuro che lo farò,e oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò. Quando la donna cannoned’oro e d’argento diventerà,senza passare dalla stazionel’ultimo treno prenderà. E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,dalle…
E facciamolo questo post lamentoso e piagnucoloso. D’altronde quando ci vuole, ci vuole. Il problema nasce da quella parola “personale” sul cartello “Vietato entrare”. A chi si riferisce esattamente? Al “personale” esclusivo dell’Ospedale? Non può entrare dunque chi non abbia un rapporto di dipendenza con la ASST? Il rapporto deve essere a contratto determinato o…
E sono sei. Sei lunghissimi anni passati in un attimo. Ti sono sempre stato vicino e non ti ho mai abbandonato. Sono stato un compagno fedele con il quale camminare e affrontare le prove della vita. Sarebbe dovuto essere il contrario. Mi sarei aspettato da te un minimo di complicità e gratitudine. Invece ho imparato…
Ringrazia il cielo che non avessi a portata di mano una fiala di Diprivan; te l’avrei fatta senza indugio, direttamente in giugulare e ti avrei lasciato rantolare per terra fino a quando i tuoi neuroni si fossero ripresi dal cortocircuito. Non sarei stato così gentile come lo staff della compagnia aerea, ti avrei preso a…
Sì, sono certificato AHA e AAP. Eccolo il certificato, che dovrei ritagliare lungo la linea tratteggiata e unire i due lembi con un adesivo e portarmelo dietro, almeno secondo le indicazioni suggerite e stampate sul certificato. Bisognerebbe avere una laurea in Art Attack, che eviterei ben volentieri di conseguire. Credo che non me lo porterò…
In questi giorni di forte instabilità metereologica, ho notato che gli Scout della sezione locale si sono accampati nei pratoni dell’Oasi naturale del Bassone. Arrivo alla sera di Sabato scorso, ormai al buio, per far defecare il gatto, sento una ridda di suoni e di voci, snaso odori provenienti da barbeque e legna bruciata e…