L’aver fatto poca strada non significa aver fatto un giro tranquillo. Quello di oggi è stato il tratto più curvoso in assoluto.
Altro che le 400 curve dei giorni addietro. Oggi ci siamo superati.
Da St Paul, il paesino dietro il promontorio, siamo saliti su, ancor più su, fino al Belvedere di Maido. Un luogo che si affaccia a precipizio sul secondo Circo, quello di Mafate, il più spettacolare e meno accessibile. Infatti non ci sono strade.
Una faticaccia arrivarci, ma ne valeva tutta compreso il rosario recitato da Mater. Lo spettacolo era impressionate. Credo che sia il posto più meraviglioso in assoluto che abbia mai visto. E credo di aver girato parecchio il mondo.
Come maestosità e bellezza è sicuramente paragonabile al Gran Canyon o al Machu Picchu, anche se non l’ho visto. Praticamente dal bordo del cratere vedevi questo immenso buco, una scodellona gigante sul cui fondo, ma proprio in basso, c’eranno casette, torrenti e canyon. Come la torta quando si gonfia troppo e in mezzo si formano i crateri. Ecco, la stessa cosa. Un posto memorabile. Peccato che poi le nuvole abbiano oscurato tutto. Ma per me è andata più che di lusso.
Siamo scesi a rotta di collo, lungo le curve strette e cieche, fino al porto di St Denis. e da lì abbiamo purtroppo preso l’autostrada fino dopo la capitale.
Non pago delle curve si siamo elevati ancora una volta sull’altro Piton nel comune di St Marie. Ma questa volta mi sono giocato Mater che ha avuto una crisi di nervi e di panico.
Così non mi sono goduto l’altro Belvedere. Per farmi perdonare e per farla rinvigorire l’ho portata al Jumbo del Centro Commerciale Du Parc. Che Du Parc! Ma mi sentivo troppo in colpa per non portarcela.
Non appena ripresa, siamo andati alle cascate Niagara, una sciocchezzuola rispetto alle originali ma in un setting molto fascinoso. Ho fatto il video del giorno….
E così è giunta ora d tornare a casa. Una fermata al centro di St Denis per alcune foto e poi due ore incolonnati sull’autostrda. E questa volta il rosario l’ho detto io…