Il silenzio e la notte erano superbamente eccelsi ad Angorichina. Dormivamo sotto lo spazio siderale, nello stesso sacco a pelo, quello militare, in silenzio, a contatto, come gemelli siamesi. Al tuo respiro si accompagnava il vapore che si disperdeva perché era freddo, molto freddo. Non potevo muovermi, non volevo nemmeno disturbarti. Aprivo gli occhi, anzi li spalancavo su quel palcoscenico di rara bellezza. Mi scaldavo della tua presenza, sentivo il calore attraverso il cotone pesante dei jeans.
Ero in pace con me stesso, e contavo le stelle. Mi perdevo sempre nella trama nitida della Via Lattea dopo la decima stella e ripartivo da zero. Passavo la mano tra i tuoi capelli e ti amavo come la volta celeste che mi regalava quella vertigine.
Dream On – Aerosmith
Every time when I look in the mirror All these lines on my face getting clearer The past is gone It went by, like dusk to dawn Isn’t that the way Everybody’s got the dues in life to pay I know nobody knows Where it comes and where it goes I know it’s everybody sin You got to lose to know how to win Half my life Is books, written pages Live and learn from fools and From sages You know it’s true, oh All the things come back to you Sing with me, sing for the year Sing for the laughter, sing for the tear Sing with me, if it’s just for today Maybe tomorrow, the good Lord will take you away Yeah, sing with me, sing for the year Sing for the laughter, sing for the tear Sing with me, if it’s just for today Maybe tomorrow, the good Lord will take you away Dream on Dream on Dream on Dream until your dreams come true Dream on Dream on Dream on Dream until your dream come through Dream on Dream on Dream on Dream on Dream on Dream on Dream on, ahSing with me, sing for the year Sing for the laughter, sing for the tear Sing with me, if it’s just for today Maybe tomorrow, the good Lord will take you away Sing with me, sing for the year Sing for the laughter, sing for the tear Sing with me, if it’s just for today Maybe tomorrow, the good Lord will take you away
Every time when I look in the mirrorAll these lines on my face getting clearerThe past is goneAnd it went by, like dusk to dawnIsn’t that the way?Everybody’s got their dues in life to payYeah, I know nobody knowsWhere it comes and where it goesI know it’s everybody’s sinYou got to lose to know how to winHalf my life’s in books, written pagesLive and learn from fools and from sagesYou know it’s true, ohAll the things come back to youSing with me, sing for a yearSing for the laughter, and sing the tearSing with me, if it’s just for todayMaybe tomorrow, the good Lord will take you awayYeah, sing with me, sing for the yearSing for the laughter, and sing for the tearSing it with me, if it’s just for todayMaybe tomorrow, the good Lord will take you awayDream onDream onDream onDream until the dream come trueDream onDream onDream onDream until your dream come trueDream onDream onDream onDream onDream onDream onDream on, ahSing with me, sing for the yearSing for the laughter and sing for the tearSing with me, if it’s just for todayMaybe tomorrow, the good Lord will take you awaySing with me, sing for the yearSing for the laughter, and sing for the tearSing it with me, if it’s just for todayMaybe tomorrow, the good Lord will take you away
A dire il vero non sapevo bene quale meta scegliere oggi. Quelle che mi interessavano erano tutte a distanze enormi e non potevo di certo stare li a perdere giornate intere in macchina. C’era questo villagio dei Puffi, vicino a Marbella, che mi ha incuriosito. Così ho deciso di fare un salto e poi fermarmi…
Faccio fatica, parecchia direi, a seguire il tuo pensiero incarcerato nel profondo dell’essere, seguendo i passi di jungiana memoria. Ho provato mille volte a trovare un barlume di chiarezza nei tuoi scritti ma tutto si schiantava su quella profonda ignoranza abissale di cui riconosco possedere. Ho seguito il tuo viaggio. Non ho però capito bene…
una levataccia, alle 4 e 30 per vedere l’alba sul monte a tre mila metri. Ovviamente le nuvole sono arrivate giusto un minuto prima che sorgesse il sole e non si è visto più niente. Che rabbia e che sonno! Per fortuna che avevo fregato il piumone dell’albergo. La cosa peggiore però sono quei ciclisti…
Ero ancora parzialmente fuori uso quando siamo andati a mangiare al ristorante messicano. La seconda cena etnica, sempre pagata dall’Associazione “Antigua chiama Italia”, era il prosieguo di quella di ieri. Non ho parlato delle persone. Undici persone, cinque copie e la rappresentante dell’Associazione, simpatica, occhialuta, ma un po’ restia ad aprirsi. Due copie classiche, insipide,…
Nella mestizia del Baltico, dove le nuvole basse si adagiano sugli altopiani scoscesi, o nella Pomerania, tra i campi gialli di orzo che contornano l’Ostsee, ecco che la musica diventa forza viva ed entra nel cuore ferito. Alzi il volume, lo alzi perché il magone si trasformi in lacrime purificatrici. Non vuoi rimanere nel silenzio,…
in volo verso Kaua’i con Hawaiian. Certo che gli aerei viola portano un po’ sfiga… Alle prossime Mi piace CommentaCondividi 2 Giorgio Marzana e Ilaria Cappelletti Commenti Giorgio Marzana lasci perdere il colore doctor, guardi la coda…………… Gestire 5 a · Mi piace Carletto Genovese Portano sfiga perché ero seduto proprio dietro al reattore e…