Fretless
Cantante: REM
He’s got his work and she comes easy
They each come around when the other is gone
Me, I think I got stuck somewhere in between
I wouldn’t confide in the Prodigal Son
The die has been cast, the battle is won
The bullets were blanks, a double aught gun
I couldn’t admit to a minute of fun
They come and they come and they come and they come
I accepted with a gentle tongue
No words spoken, no need to speak
Take it, stomp twice, ring the bell
Tether that ring and phrase
Enough with the rifle and talk already
We all know what it means
Take this conversation to your great divide
I can only swallow what I ate
And I don’t hate him
And I don’t hate her
They come and they come and they come and they come
I accepted with a gentle tongue
No heart broken, no need to speak
Don’t talk to me about being alone
(Don’t talk to me)
Don’t talk to me about being alone
(Don’t talk to me)
Don’t talk to me about being alone
Reach for each other before you leave
Reach peace with a E-A-see
Don’t threaten me with a gentle tease
Don’t threaten me with angry
Please, please, please
Don’t try to tell me what I am
Don’t talk to me
(Talk to me)
Don’t talk to me
Sicuramente la canzone più bella in assoluto, quella che metterei in cima alla classifica. È stata un’ossessione, sin dall’inizio, sin dalla prima volta che l’ho ascoltata all’interno della colonna sonora del film “Until the End of the World”.
Ricordo la mia disposizione d’animo al ritorno su un volo della Tarom; con il walkmann, suonai la musica in un loop durato per tutto il viaggio. Piansi, quanto piansi sotto il cielo di Bucarest!
Il testo è criptico, non si capisce niente, come la maggior parte delle canzoni dei Rem.
Ho cercato di comprendere le parole, quelle stesse che scendevano nel cuore. Quel ritornello DONT TALK TO Me mi entrava e non mi lasciava.
In Australia, ben nove anni più tardi, chiesi a una viaggiatrice inglese che cosa dicesse. La cosa che mi sconvolse fu che neanche lei seppe capire le parole. Ma come? Una persona inglese che non sapeva sciogliere il mio dilemma?
E poi, finalmente con lo sviluppo di internet, riuscii finalmente ad avere il testo completo. Ma neanche in questo caso, non mi racappezzai.
Mi piace pensare che si parli del figlio di una copia, un figlio invischiato in questa relazione abnorme, dove il padre e la madre sono invisibili, dove nessuno si prende cura di lui. E non gli basta essere trattato con le maniere gentili o con rabbia. Lui vuole essere amato, vuole essere legato come l’anello alla collanina, non vuole essere un peso, un dado che è stato lanciato, o una pallottola già sparata, ormai inservibile.
I accepted with a gentle tongue…
Reach peace with a E-A-see
Don’t threaten me with a gentle tease
Don’t threaten me with angry…