Alla ricerca dell’ultimo perfetto
Un viaggio per la penisola, fatto esclusivamente in treno, alla ricerca dell’ultimo perfetto
Un viaggio per la penisola, fatto esclusivamente in treno, alla ricerca dell’ultimo perfetto
Sono andato a presentare un lavoro alla Maison de la Chimié. Il primo viaggio da medico. Ricordo in particolare una cena in un ristorante presso la cattedrale di Notre Dame e il viaggio in battello sul Bateaux Mouche.Ovviamente ho fatto un salto nella mia cara e adorata Defense.
Poco prima di laurearmi, dovevo trovare alcuni giorni per riposare, per staccarmi dal lungo lavoro della tesi.Amsterdam era dietro l’angolo. La prima volta che vedevo questa città e l’Olanda, quella che tutti noi immaginiamo con i mulini a vento.
Finita l’università, un viaggio breve per andare a trovare mio fratello a Sabaudia. Al ritorno una passeggiata a Roma centro.
Una Varsavia mesta, triste, sottotono con tanta polvere. Una Varsavia che presto avrebbe cambiato in pochissimo il look, lasciandosi dietro quella patina impolverata di mestizia e grigiore.Sarebbe stata diversa osservandola anche dal Palazzo della Cultura. Il viaggio in aereo prima con Malev da Budapest e poi con Swiss via Zurigo. Non posso dimenticare questo volo.