Dopo 15 anni di cieli sereni e azzurri, estati interminabili, oggi finalmente un cielo grigio e una piogerellina insistente. Un tempo consono per l’autuno. Anche quest’annosono venuto a Varese. Ho cercato di non avere fretta, di fare le cose con calma, di seguire il ritmo del tempo senza forzarlo. Ho comprato il solito vasetto di fiori alla Esselunga, ancora gocciolanti, e poi a Malnate ho fatto colazione. Avrei potuto saltarla per guadagnare tempo, ma alla fine è andata bene così. Ho trovato miracolosamente parcheggio in centro e con calma mi sono diretto all’unico bar disponibile. Ovviamente Jake mi ha seguito sornione, con un passo strascicato: lui sì che sa godersi la vita, a differenza di noi poveri umani. Dopo colazione, mi sono recato al cimitero. La piogerellina sottile mi ha fatto compagnia lungo i viali contornati da cipressi.
Non avevo più un punto di riferimento. L’albero vicino alla tua tomba era stato capitozzato senza grazia, dimezzato, tagliato a metà. Perciò ho fatto fatica a trovare la tua tomba, come sempre è stato. Quest’anno l’ho trovata disadorna. A parte i due angioletti e il fiore di cristallo, non c’era altro. La scritta sulla lapide era sempre più scolorita, mentre la foto mi guardava ma ho fatto finta di non guardarla a mia volta. Temevo di essere giudicato. Non ho perso tempo. Ho tolto la plastica che copriva il vasetto e l’ho posato sulla tua tomba. Movimenti veloci, pochi gesti. Ho tolto quelle gocce di pioggia sulla tua immaginetta e niente, mi sono alzato e me ne sono tornato.
Finalmente ho esaurito il mio compito, serenzo, tranquillo, senza una lacrima, senza pensieri strani, senza rimorsi e me ne sono tornato.
No, non è il titolo della nota canzone ma ancora un altro necrologio. E adesso tu, caro Jenia, morto in Italia, lasciandoti alle spalle l’Ucraina. Ormai sapevi parlare la mia lingua: in pochi mesi sei riuscito ad esprimerti meglio di molti altri coetanei. È stato così strano incontrarti in aeroporto, non agli arrivi, ma in…
Ecco il giorno contrassegnato come dead line. Da domani sarei stato di nuovo libero se avessi speso il mio obolo. Dal momento però che mi hanno voltato le spalle anche le persone che dovevano difendermi, la data è stata spostata a tempo indetermninato. Certo, se fosse stato domani probabilmente avrei chiuso lo spinoso problema giudiziario…
qui tunc it per iter tenebricosumilluc unde negant redire quemquam.at uobis male sit malae tenebraeOrci. quae omnia bella deuoratis. Ora procede per una strada oscura,là donde si dice che nessuno torni.Maledizione a voi, maledette oscurità infernali,che inghiottite ogni cosa graziosa: Era il sabato 3 dicembre quando decisi di fare un giro alla Caserma dei VVF…
“How can you expect to have an affair with me in Mahébourg? I have to go back home.” Ti ho parlato con un tono divertito, lì, di fronte alla laguna blu, a pochi passi dall’aeroporto. Gli aerei partivano e sembravano venirci incontro, salvo poi salire alti nel cielo e sparire tra le nubi. C’era anche…
Caro Umberto,non so perché ti stia scrivendo. Il tuo funerale l’hanno celebrato ormai da alcuni giorni. Ho appreso della tua morte come una notizia a ciel sereno. Sono andato subito a guardare le foto della cena di natale sia del 2005 sia del 2006. Non abbiamo cenato assieme nel 2007. E un po’, adesso, mi…