Finalmente sono sicuro di partire per Dubai e vedermi l’Expo, sempre che non ci siano imprevisti all’ultimo minuto o che l’aereo dell’Emirates non caschi da qualche parte. Ho avuto la certezza stamattina, per cui proprio all’ultimissimo minuto, quando mi è arrivato l’esito del tampone molecolare della Synlab alle 7 (il cui ladrocinio è stato pari a 112 euri, di cui 50 per il tampone vero e proprio, 50 per l’urgenza delle 24 ore, 10 per la traduzione in inglese e 2 per il bollo). Sitca. Ma almeno sono negativo, anzi negative. Evvai! Non vi dico l’ansia che ho provato in questi giorni.
Neanche la notte prima della tesi, neanche il giorno della prima comunione, o quando hai atteso l’esito importante di qualche esame del sangue, o hai aspettato la barretta che si colorasse di rosso del gravidindex.
Eppure, quando ho prenotato, alla fine di ottobre (insomma, mi porto avanti) mai avrei immaginato di trovarmi in questa situazione pandemica, mai avrei pensato che i positivi sarebbero rincarati a valori esponenziali. E poi, diciamolo, un conto fai una vita morigerata senza sesso e puoi dire con certezza di essere negativo… In questi giorni, ho visto più positivi io, che in un intero anno.
Ho cercato di starmene alla larga ma proprio non ce la facevo. Sono risultato positivo al Covid, e dajé, mi dicevo dentro di me quando i pazienti febbricitanti e con l’occhietto impallato me lo dicevano… Oppure il parente che ti fiatava sul collo. E io un passo in là, e lui avanza, un passo indietro e lui attaccato come una patella, te lo ritrovavi con la punta del naso attaccato al tuo. Una marcetta funebre… Per non parlare di tutti gli altri, il cui disagio veniva esploso con tutto il fiato nei polmoni e urla e grida. Oltre che bardarmi, tenere in mano una tresca d’aglio, aspergermi di santa amuchina, trattenere il respiro andando in apnea, maledire l’universo intero, non potevo fare. In questi giorni ho sentito il covid bussarmi con lo spike ed entrare dai portoni spalancati delle mie cellule. Aiuuuuto.
Sembravo George Mackay nel film “1917”, interpretando il soldato che salta la trincea e schiva le bombe con non chalance e con precisione quasi chirurgica. Ma che ansia, ma che dico ansia, ANSISSSSSSSSSSIMA.
Non si può vivere in questo modo. Già, me la sono fatta addosso tornando da Barcellona, riprovare la stessa esperienza non è piacevole. Ma non solo agitazione per il risultato negativo del tampone molecolare… Vogliamo parlare della burocrazia che ci sta dietro?
Bisogna iscriversi al sito ICA della Federal Authority for Identity and Citizenship degli Emirati. Mille domande, altrettante caselline da sbarrare. Numero di passaporto, data di scadenza, autorità che ha emesso il documento. Certificati di vaccinazioni, tamponi molecolari, swab test. Quando arrivi in fondo, fai il segno della croce e premi invio.
Poi devi scaricare l’app Alhosn del Ministero della Salute per il tracciamento Covid. Ti fai la foto in jpg di misura 1200 px per lato, con uno sguardo truce, l’ascia in mano, mentre trattieni un grido liberatorio e gliela mandi. Sembravo lo sciamano De Angeli alla conquista del Congresso di Washington. Strano che l’abbiano accettata. Secondo me, l’hanno mandata direttamente all’autorità penitenziaria degli Emirati… Poi guardate quella di mater, che mi fa scompisciare dalle risate.
Per fortuna che l’app Covid DBX di Dubai non la puoi ancora scaricare ma devi arrivare in aeroporto e farti la trafila.
Infine le tremila domande per il check-in del volo Malpensa Dubai dell’Emirates. Ok!
Adesso sono pronto, devo solo slargare un po’ le coronarie, aspettare che le giugulari si distendano. Volevo mangiare un panino nell’unico ristorante, il Motta, qui in aeroporto, area extra-schengen, ma un mattonellina di un centimetro quadrato ripieno di prosciutto cotto costava 9 euri. Li ho mandati a quel paese ma non solo, anche per l’arroganza con cui ti hanno chiesto il Green Pass. Ma se abbiamo passato tutti i controlli, se siamo oltre il controllo di polizia, per cui in zona transfrontaliera, che cavolo ti chiedi il GP? Ma va da via al ciàp! Anzi, sai cosa le dico? Il panino te lo lascio qui e mi mangio i TUC presi nel Duty Free.
Bene, tra poco parto. Il bestione dell’airbus a380 è parcheggiato qui da parte. Attorno a me tutte persone vacanziere che vanno al mare, al caldo. Un gruppo caciaroso della MSC è in attesa di svernare nel Golfo del Persico, ci manca poco che si mettano in infradito e inizio a gridare. Augurissimi per il 2k22.