Esselunga Proceedings
A me questa cosa della Esselunga non mi dà proprio pace, addirittura mi sta sfuggendo proprio di mano. Eppure ci ho pensato tanto, ho riflettuto sulla mia avversità nel fare la spesa, soprattutto quando ci porto Mater.
So per certo che per entrare devo superare tutte le fobie, quelle repulsioni, rifiutare le parafilie inconfessabili che ho dentro, nella parte più recondita della mente bacata. E questo post ne è la prova.
Vedi? Alla fine è semplice fare shopping, basta entrare, chiudere la mente e gli occhi e procedere, avanzando e sparando la luce laser dell’aggeggino del “Prestospesa” così a muzzo a quello che ti capita a tiro. Ho scoperto, dopotutto, che oltrepassate le prime due corsie, poi fila tutto liscio.
È come affrontare la curva sigmoidale o italica della saturazione dell’emoglobina. Appena entri dalle porte di vetro, quando insomma sei inondato dagli aromi dei profumi del negozio Esser Bella, trovi davanti a te questo impedimento, questa erta che spezzerebbe le ginocchia a tutti. Il segreto nel sopravvivere in un qualsiasi supermercato della Esselunga è proprio superare le prime due corsie che sono maledettamente a senso unico, mica come all’Ikea che ci sono le scorciatoie… Vedere gli ortaggi, la frutta, i guanti nel cestello, ricordarsi i numeri dei vari elementi da pesare sulla bilancia elettronica, ecco, scoraggerebbe chiunque nell’avanzare in quel labirinto.
Bisogna superare la bassa affinità, l’attrazione tendente allo zero, la scarsa pressione parziale degli oggetti edibili, la mancanza di empatia tra te e il carrello che è solamente pari al diametro dei due euro inserito nello slot delle monete. Ecco, poi, tutto è in piano. Si arriva al plateau dove ogni passo scorre facilmente, si superano le corsie senza fatica, si dribblano le chicanes messe lì apposta da muletti che ti scaricano i bancali proprio a due centimetri dal piede.
Come il ciclo della forza contrattile del cuore, in cui c’è una fase isometrica, dove l’apatia è ancora dentro di te, ma sai che tra un po’ vieni proiettato direttamente alla cassa.
È tutto qui il segreto: saper arrivare laddove troverai un motivo che riesca a vincere la tua repulsione. Ad esempio presso la corsia dell’Estathe, del cibo per Jake, nella panetteria dove le focaccine hanno avuto il loro momento di gloria; nel reparto dolci, dove i cannoncini o i muffin riempiti con la Nutella ti portano la curva dell’attrazione ai valori pressoché prossimi al 100% perché senti la pressione parziale che spinge direttamente dallo stomaco. E guardi finalmente la terra promessa e pensi di ingollarti l’intero contenuto di pizzette al pomodoro con la mozzarella o a sorseggiare Coca-Cola come se non ci fosse un domani, preparandosi a un memorabile rutto che sovrasti tutto, che riempia l’intera galleria dell’Esselunga.
Sì, vedi come è semplice entrare in una Esselunga: basta lasciare sia il carrello sia il cestello a Mater, che tanto lei va diritta per le sue corsie senza pensare alla sua curva di attrazione che è appiattita ad una noiosa retta verso valori di saturazione completa indipendentemente da gradi di pressione parziale.
Oggi vi racconto una storia, una storia fierauna storia di vita, una storia fantasticaMi ricordo quel giorno come se fosse ieri (forse era ieri)mia madre era tornata, dall’Esselunga, dall’Esselungaaveva qualcosa con lei di insolito (strano)io mi chiedevo che cosa fosse (non sapevo)poi ho visto che erano rotondemi sa proprio che erano le focaccineho detto “Mamma, mi hai comprato le focaccine?” lei mi ha detto certo, certo, certo, certoe allora ho detto cavolo mi sa che son buonissimee allora ne ho assaggiata una ed era veramente buonissimale focaccine dell’Esselunga, le focaccine dell’EsselungaSono buonissime, sì sono buonissimenon ne posso fare a meno, chissenefrega del Dom Perotanto ci sono le focaccine dell’Esselungache sono buone, anzi oso dire super buoneunte il giusto, che ti facciano sentire il gusto (gnam)Da quel momento mi sono innamorato delle focaccine dell’Esselungadell’Esselunga, mi sono innamorato delle focaccine dell’Esselungadelle focaccine dell’Esselunga, delle focaccine dell’EsselungaQuanto sono buone solo Dio lo sa, quanto sono untose solo dio lo sasono unte ma mi piacciono le focaccineme le gusto, me le gusto, me le gusto