La terra di Dio


Johnny Saxby è un venticinquenne che vive nello Yorkshire e lavora come allevatore di pecore. Ha sacrificato gli studi e un lavoro sicuro in città per gestire la fattoria di famiglia dopo che suo padre Martin è rimasto invalido. Johnny conduce una vita dura e piena di sacrifici, sfogandosi solamente con birre e sesso occasionale. Con l'avvicinarsi della stagione dell'agnellatura, il padre decide di assumere Georghe, un immigrato rumeno, per aiutare il figlio già provato dal duro lavoro. Inizialmente Johnny si dimostra restio nei confronti di Georghe, ma ben presto il nuovo arrivato si dimostra un valido aiuto e tra i due nasce un forte legame. Un sentimento che segna una svolta nella vita di Johnny.

Commovente, sincero, essenziale. “God’s own country” è un gioiellino talmente perfetto nella sua forma minimale. Lo hanno paragonato al film “I segreti di Brokeback Mountain” ma sono due film assolutamente diversissimi tra loro.

Stupende le scene in cui, con dovizia di particolari, uno degli attori interpreta alcune azioni di competenza veterinaria.

Altrettanto mirabile questo amore che sboccia così nel silenzio, nel freddo, nelle scene bellissime del paesaggio quasi selvaggio dello Yorkshire, e che si stabilirà fermamente nel cuore del protagonista..