Film
Qui di seguito sono elencati i titoli di film presenti nella mia collezione di DVD. Di ciascuno sono stati inseriti la copertina, il trailer sotto forma di url a youtube, la trama in genere ricopiata da wikipedia e un commento. Ci tengo tanto ai film perché sono importanti, perché sono la più complicata forma di espressione visiva. Non tutti mi sono piaciuti, sia chiaro, ma la maggior parte è stata presa perché in qualche modo mi ha colpito.
Don Jon
Brillante e acuto il Don Jon in questo film breve premiato al Sundance Festival. Lui è perfetto così, senza ragazze ma solo sesso virtuale, ma si sa che le donne sono sempre in agguato e quando ne ha occasione di trombarsela per davvero, il Jon Martello mi cala di brutto.
La prima sciacquetta se la leva di torno con una semplice masturbatio davanti a un porno ma la seconda purtroppo, lo porterà diritto all’altare ed entrerà perennemente nella vita di Don Jon.
Delusionissima. Peccato.
Drive me home
Nel film i due amici si incontrano dopo un lungo periodo di silenzio. Si scoprono così diversi e così lontani e vengono rivelate cose inconfessabili. È l’inizio di un cammino tortuoso verso l’Italia, dove il camionista accompagna il suo amico fino al traghetto per la Sicilia. E da questo momento si ha la consapevolezza di tutto. I due amici si devono lasciare per forza perché è il destino ma questa volta con qualche verità in più. Non tornerà più indietro il tempo di quando loro giocavano spensierati per il paesino della Sicilia. Il loro abbraccio e il bonifico di 30 mila euro confermeranno ciò.
End of the Century
Assolutamente un film illogico, senza snsoe senza una trama. Soporifero e irreale
Everything is illuminated
Basato sull’omonimo libro, ne rispecchia fedelmente il contenuto. Il libro non ero riuscito a leggerlo perché c’erano volutamente troppi errori, il film invece si è manifestato poco alla volta, fino a raggiungere l’illuminazione.
Solo allora ho capito perfettamente il messaggio sia del film sia del libro.
Un viaggio on the road sulle strade della Ucraina, in realtà della Cecoslovacchia (alcuni paesaggi noti), alla scoperta delle proprie origini.
Il nonno spettacolare, muore dopo aver compiuto il suo tragitto.
E i due personaggi più diversissimi tra loro, si completano con due caratteri diametralmente opposti.
Tanta ironia, tanto ridere ma anche tanto piangere. Un film perfetto in tutto.
Bello, davvero molto bello.
Fino alla fine del mondo
Bisogna essere coraggiosi ed essere folli per vedere questo film lunghissimo di 6 ore. Io l’ho visto per ben due volte al cinema e poi mai più.
Non lo farò di certo ora e non lo farò mai più. La pazzia di una sola volta della vita. Ecco, è tutto.
Un film bellissimo, visionario, in giro per il mondo, dove la musica la fa da padrone. Un film sinestesico, tipico di Wenders. Immagini sofisticate. Lo ricordo soprattutto per la bellissima canzone Fretless dei REM.
Fratello Sole, sorella Luna
Semplicemente un capolavoro. Il film di Zeffirelli ci consegna un ritratto di San Francesco che non ti saresti mai aspettato. Semplice, delicato, con dissolvenze perfette. La maestosità del duomo di Monreale. Tutto così perfetto. Da ricordare per l’eternità
Free fall
Intenso, meraviglioso ma assolutamente amaro. Marc in questa caduta libera, da quando per la prima volta viene baciato da Kay, perde tutto, ma proprio tutto: la moglie, il figlio, la famiglia, gli amici, il lavoro e l’amante.
Ma poi per cosa? Per un amore esploso così, all’improvviso, inaspettatamente. Qui non è questione di accettazione del nuovo status ma è sfiga nera, è un amore deleterio che trascina tutto e tutti.
E mi dispiace per Marc perché, nonostante riesca a vincere la corsa, sa di aver perso l’amore, già da quel primo momento, da quel bacio maledetto.
From beginning to end
Di una noia mortale, statico, con una trama inesistente. Non succede niente. C’è solo l’incontro tra i due fratellastri che sono uno di fronte all’altro per tutto il tempo.
A dire il vero l’ho riguardato e un pochino, ma proprio un pochino, mi è piaciuto ma l’immobilismo permane sempre.
Fuga di mezzanotte
Terribile e angosciante ma incommensurabilmente bello. Ricordo ancora il battito del cuore che scandisce i primi momenti del film, quando lui cerca di salire sull’aereo della Turkish Airlines.
Tutto il mondo ha tifato per lui, l’americano arrestato e condannato all’ergastolo.
Funeral party
Semplice nella trama ma complicatissima nei rapporti interpersonali tra coloro che si sono riuniti per celebrare il funerale del capofamiglia.
Non ti rimane molto, a dire il vero, dopo aver visto il film ma sicuramente avrai riso così tanto che le mascelle sicuramente ti faranno male.
Il nano è un personaggio ambiguo, ansiogeno, disturbante.
Gioventù bruciata
Un cult, un film che ha turbato l’America e non solo: anche la mia adolescenza. Lui, bellissimo, con quella faccia perennemente corrucciata, un cucciolo di leone che non farebbe male a nessuno.
Sembra sempre spaesato, incerto, ma poi diventa il centro di questa storia e i personaggi che gli ruotano attorno non riescono a farne a meno.
Gli infedeli
Mi ero innamorato della locandina durante un viaggio a Barcellona. Il film non delude, nonostante la didascalica rappresentazione degli episodi che non potevano che essere rappresentati così.
Gnomeo e Giulietta
Non sono impazzito, ma ho comprato questo cartone animato subito dopo averlo visto al cinema. Mi era molto piaciuto all’inizio ma poi, riguardandolo, il mio entusiasmo si è affievolito.
Carino, mi piace per la musica e bella la colonna sonora, ma col senno di poi non lo avrei mai preso per tenermelo per me.
Gomorra
Comprato per curiosità, ho cercato di vederlo ma mi sono arreso poco dopo.
Terribile. Non l’ho mai più visto.
Grease
Che dire di Grease?
Un capolavoro. Anche se gli studenti sono quasi tutti over 30. Lei, l’Olivia un po’ mocciosa, il John perfettissimo. Se tutto il mondo se lo ricorda un motivo ci sarà.
Great freedom
Qui della “freedom” del titolo non si vede manco l’ombra. Figuriamoci quando essa è “great”. Un film cupo, dove la luce è relegata nei pochi fotogrammi illuminati dalla lampada di una cineproiettore. Non c’è nessuna speranza per questo personaggio rinchiuso in un carcere di cui non sappiamo nulla. Riuscirà a salvare gli altri ma non se stesso.
Green Bush
Un cortometraggio sconosciuto, di nicchia, di cui sono riuscito ad avere il DVD. Una storia bellissima nel bush australiano, raccontata da un DJ arborigeno. Solo una notte, si raccoglie tutta l’atmosfera di questo angolo remoto dell’Australia. Evidentemente la stessa che ho vissuto io quando per sbaglio ho intravisto questo film e che ho cercato in tutti i modi di prendere.
Bellissima la scena finale quando il dj sposta la tazzina su cui è raffigurata la bandiera arborigena. La capolge per sistemare il verso della bandiera. Bellissimo.
Hawaii
Di Hawaii c’è solo il finale, alcune diapositive che mostrano i paesaggi di quelle isole. Alla fine si parla di due psicopatici, che si trovano, si respingono e si ritrovano ancora.
Non fanno molta strada. Insomma per disturbati mentali.
Eppure, oggi, 31 luglio 2023, che ho rivisto questo film, ho cambiato pensiero. Sì i protagonisti rimangono dei disturbati mentali ma almeno ho apprezzato questa storia…
Head on
Non mi era piaciuto. Non so… Prima troieggia con tutta, proprio tutta, l’Australia e poi quando non ha altre vie di fuga, allora per giustificare il suo mondo, si convince di tenere alta la testa. Non lo so. Mi ha infastidito parecchio.
Horseplay
Un altro film di Marco Berger. Sono tutti lenti e silenziosi i suoi film. Anche qui le parole sono ridotte al minimo. C’è una lunga, lenta e esasperata ossessione per i corpi nudi e il voyerismo. In questa casa del Grande Fratello, non succede niente, le dinamiche sono così sfuggevoli eppure il dramma è poco più avanti che deve ancora delinearsi e che si consumerà negli ultimi fotogrammi del film. Noioso, brutto. Tutti psicopatici. Non salverei iente. Proprio nulla. Quando sono in troppi, tutto storpia.
Hotel Gagarin
Mi ha sorpreso questa pellicola italiana girata in Armenia. Un piccolo gioiellino che stava partendo bene ma poi è deragliato e caduto poco dopo nel dimenticatoio.
Forse proprio perché è stato fatto da italiani ed era poco credibile.
Nonostante ciò mi è piaciuto, divertente, fresco e ben fatto. Ovvio che l’atmosfera stenta a crearsi. E il Gagarin, in cui si impersona uno dei protagonisti diventa proprio una macchietta.
I segni del Cuore
Un film bello carino ma nulla che giustifichi il premio Oscar per il miglior film. Devo dire che il film francese era molto più bello e più originale rispetto a questo americano. Non lo so, bello certamente ma è un film da prendere per quello che é: una commedia agrodolce.
I segreti di Brokeback Mountain
Monumentale, forse eccessivamente lungo, ma di un impatto visivo ed emotivo che non ha euguali in altri film.
E pensare che il libo è composto da poche pagine.
Bello l’inizio, gli incontri, le difficoltà. Se il film si fosse fermato tra quelle montagne, anziché dilungarsi per i lunghissimi anni successivi…
E alla fine qualcuno muore.
Che sfiga.
Il bagno turco
Uno dei primissimi film di Ozpetek prima di diventare noioso (subito dopo le Fate Ignoranti).
Il protagonista trova un mondo sconosciuto proprio ad Istanbul, alla fine se ne innamora e rimane lì a viverci per sempre.
Ho sempre sottovalutato invece il ruolo di lei, della moglie, con quella spigolosità, che la rendeva antipatica. Ultimamente invece, si è molto avvicinata alle mio corde di pensiero. Lei che merita tutta la comprensione, così come quella dell’intera metropoli di Istanbul quando si sistema la camicetta per incontrare suo marito nel bagno turco, salvo poi trovarselo davanti che amoreggia con un turco…
Eppure ha un ruolo principale in tutta questa storia.
Il compleanno
No, non mi ha convinto proprio questo filmettino e non ha nemmeno fatto successo, per fortuna. Queste due coppie, che poi scoppiano, in una Sabaudia che ammicca al monte di San Felice.
Una storia che non ha spessore, lieve, senza motivazioni, che implode in se stessa proprio perché manca di tutto.
Il diario di Bridget Jones
Ne hanno parlato così tanto di questo diario. In realtà mi ha lasciato indifferente.
Il favoloso mondo di Amelie
Carinissima storia d’amore tra due svitati che per ritrovarsi coinvolgono mezza Parigi. La crocerossina Amelie deve a tutti i costi trovare il proprietario della scatola di metallo contenente i ricordi di un misterioso personaggio che abitava nello stesso appartamento prima di lei.
In questa ricerca trova l’amore, correndo tra i vicoli di Montmatre.
Successo e divertimento assicurato per questa storia sinistroide.
Il giovane favoloso
Un bellissimo film su Leopardi, che finalmente dice chi era davvero. Per tutta la durata del film non si fa altro che cercare di testimoniare questa certezza sempre taciuta.
Ho finalmente conosciuto un Leopardi sfigato, sì, ma non di certo per la sua bruttezza e la sua malattia. Anche ma non solo.
E solo a Napoli, purtroppo ormai era troppo tardi, il Giacomo finalmente scopre la sua vera natura, testimoniata dalla libertà della ginestra che cresce sulle pendici del Vesuvio.
Grandissima interpretazione.
Il grande Gatsby
Finalmente ho potuto capire la grandezza del romanzo “Il grande Gatsby”. Il film è un fumettone molto articolato e preciso del romanzo. I protagonisti sono perfetti. Il di Caprio forse un po’ troppo piacione ma il Tobey, il ragazzo ingenuo e innamorato del Gatsby, è veramente uno spettacolo.
Molto belle anche le canzoni della Lana del Rey, che impreziosiscono come un filo dorato le scene del film.
Daisy, l’amante zoccola, rimane una gran stronza.
Il mio grasso grosso matrimonio greco
Avevo evitato accuratamente di guardarlo perché non mi ispirava. Soprattutto per quel titolo lungo, per i capelli lunghi dello sposo, per la stazza della sposa.
Poi, mi sono dovuto ricredere e credo che sia un film divertentissimo, proprio bello bello.
Il primo giorno di Inverno
Un film silenzioso non solo per l’esiguità dei dialoghi, ridottissimi, ma anche per un sonoro che di certo non aiuta. Insomma c’è questo Valerio, stupidissimo, introverso fino al limite dell’autismo, che viene bullizzato per pregiudizi omosessuali da due coetanei, i quali, proprio loro, vengono scoperti dallo stesso Valerio mentre sono in un atteggiamento intimo durante un rapporto sessuale. Ora, non si capisce se Valerio è accecato dall’invidia o dalla vendetta. Alla fine si ribalteranno i ruoli fino a quando uno dei due non soccomberà dalla prepotenza a sua volta messa in atto da Valerio. Finirà in tragedia, perché il più debole alla fine si ammazza.
La vendetta non si farà aspettare, siamo quasi vicini ad una seconda tragedia ma alla fine si riesce in extremis a trovare una soluzione. Un film sulla solitudine, sull’incomunicabilità, sul niente. Poche scene extra con la sorellina, la madre e i compagni di piscina calano questo Valerio in un contesto sociale, altrimenti sarebbe rimasto lì senza niente. Spietato, da vedere almeno un paio di volte per capirlo.
Il sapore del grano
Strano, delicato. Non so, mi è piaciuto anche se lento. Non poteva che andare così. Lui il professore che se ne va e lo studente che soffre della sua dipartita dopo che si era instaurato un delicato rapporto di comprensione.
Il tempo delle mele
Non c’è molto da dire di questo film che ha turbato gli animi di un’intera generazione di ragazzini degli anni ’80. Mi hanno pure accompagnato a vedere il film. Ora mi vergogno a dirlo. Ingenuissimo con questo Dreams are my reality.
Il Vangelo secondo Matteo
Non so esprimere un giudizio per questo film, tanto osannato da tutti ma anche tanto criticato. Forse la sua semplicità, la mancanza di un sapiente regia. Mi sembra un fumettone ma dall’altra parte sento quacosa di più profondo. Lo devo rivedere.
In from the side
Stavo salvando il film solo verso la fine. Poi, l’ultimo fotogramma me lo ha fatto di nuovo bocciare. Ok, lo bollerei come la “fiera del narcisismo”. Insomma, due bonazzi instaurano un rapporto adultero, e fin qui tutto bene pur di esserne consapevole, ma quello che ha iniziato il tutto, il Warren, poi non ha avuto il coraggio di cambiare, di fare quel passo in avanti, per paura delle conseguenze che sarebbero ricadute sulla squadra. Mark, quello che ha subito il tutto, senza peraltro disdegnarlo, invece era pronto ma a fronte di una codardia così plateale -alla festa dell’ultimo dell’anno, quando avrebbe potuto dichiararsi, ormai a giochi svelati- non ha potuto fare altro che incassare il colpo.
Un comportamento da persona matura, accettando pure la separazione da parte del suo partner. Non ha però voluto distruggere il legame con la squadra accettando l’invito di Pinky, un ragazzotto ingenuo che credeva nel forte legame della squadra… Ecco, se si fosse fermato qui, probabilmente avrei apprezzato il film, ma lo sguardo lascivo di un altro ragazzo, preludio di un’altra storia turbolenta non faceva presagire niente di buono, se non un’altra serie di scene porn. Boh, mi lascia perplesso perché non capisco le dinamiche. Diciamo un soft porn con qualche ingrediente in più ma che rimane ancora insapore.
Io prima di te
Un mappazzo di film, sdolcinato, melenso. Ovviamente lui un bonazzo della madonna e manco a dirlo stramiliardario. Lei perfettissima. Ovvio che i due si innamorano e il futuro sarà tutto rose e fiori, nonostante lui sia costretto a stare sulla caroozzina.
E, insomma, non si può aver tutto dalla vita.
Io sono Mateusz
Un film visto per caso, e dopo averlo visto, ho ringraziato il destino. Un film grandioso, commovente, mai strappalacrime.
Interpretato da uno strepitoso Dawid Ogrodnik. Assolutamente da non perdere.