Film
Qui di seguito sono elencati i titoli di film presenti nella mia collezione di DVD. Di ciascuno sono stati inseriti la copertina, il trailer sotto forma di url a youtube, la trama in genere ricopiata da wikipedia e un commento. Ci tengo tanto ai film perché sono importanti, perché sono la più complicata forma di espressione visiva. Non tutti mi sono piaciuti, sia chiaro, ma la maggior parte è stata presa perché in qualche modo mi ha colpito.
Ogni cosa è illuminata
La versione italiana di Everything is illuminated. L’ho presa anche in italiano perché si capiscono meglio gli errori. Il film rimane sempre di una tale bellezza.
Padre e figlio
Sono tutti psicopatici. Il padre, il figlio e gli altri personaggi minori che entrano nella storia senza un motivo, senza un perché. Minimalista, quasi teatrale, la storia omoerotica tra padre e figlio che sta per finire perché ormai è giusto che sia così, è giusto che il figlio vada via di casa.
Ma la cosa che davvero non accetto è che il film è stato girato a Lisbona. Io pensavo e speravo in qualche città affacciata sul Mare del Nord. Invece, seppure camuffata, e con riprese molto velate, non puoi non riconoscere la città del Portogallo. Soprattutto se la vedi dal parco del Castello di San Giorgio.
E poi in primo piano il logo della Carris. Assolutamente folle questo film.
Parola di Dio
Sorprendentemente un bel film russo, ambientato da qualche parte vicino al confine con la Lituania. Un po’ onirico con una componente fortemente teatrale.
Se fosse stato nella realtà, il ragazzo sarebbe finito dritto dritto dallo psichiatra dove lo avrebbero riempito di aloperidolo, ma tutta la scuola lo tollera, dal prof di ginnastica alla preside, dai compagni alla amica di banco, lo sopporta e lo prende come un caso folcloristico.
Solo l’insegnante di biologia non si arrende alla sua ortodossia, e lotta per far valere le ragioni del mondo razionale. Quel ragazzo è pazzo e deve essere aiutato. Fa di più: inchioda le scarpe sul pavimento pur di attirare la sua attenzione e rimanere ferma sulla sua posizione..
Nel mezzo, il sentimento d’amore di uno storpio che soccomberà sotto la “Parola di Dio”.
Peccato.
Plan B
Un filmetto senza pretese. Questi due che si incontrano nel punto catalizzatore, la donna amata da entrambi.
Alla fine viene esclusa perché scoprono che il loro incontro basta e avanza senza null’altro.
Troppi capelloni, troppo trasendo.
Troppo brazilero
Prayers for Bobby
È un film stupendo. L’interpretazione di Sigourney Weaver è magistrale: avrebbe meritato l’Oscar. Una storia vera, commovente, un documentario per sostenere i diritti negati dei gay.
Eppure non mi convince. Sempre in questi film c’è qualcosa che passa in secondo piano per disonestà intellettuale.
Bobby è morto perché il suo compagno lo ha tradito e non trovando comprensione dalla madre, si è suicidato. Questa è la vera ragione.
Pride
Carino, fresco, sincero e rispettoso della storia del primo Pride in Inghilterra che ha avuto il pieno sostegno del Sindacato dei Minatori del Galles.
Belle interpretazioni, senza svolazzamenti, asciutto.
Profumo di donna
Avevo il vhs dei film in lingua originale, mi era piaciuto così tanto che avevo deciso di prendermi anche il dvd.
Un bellissimo rapporto si instaura tra lo studente e il colonnello cieco. La scena sulla Ferrari – va be’ – è assurda ma alla fine non è male ed è proprio questa che mi ha catturato.
Al Pacino è davvero strepitoso, non per nulla ha vinto l’Oscar per questo film.
Quando hai 17 anni
Ambientato in un paesino della Savoia, o da quelle parti, racconta la storia di due ragazzini completamente diversi tra loro, tra cui nasce una profonda amicizia che si trasforma poco alla volta in passione. Ci sono altri temi che vengono raccontati, e non si limita solo alla passione di due ragazzetti brufolosi.
Un film sempliciotto ma sincero e ben fatto.
Quasi amici
Divertentissimo, geniale, al limite della veridicità, se non fosse che si tratta di una storia vera. Bello, davvero tanto. Poi, certo ci sono molte cose romanzate ma chi se ne frega.
Musiche, fotografia, tutto geniale.
Restless
Avrei tanto voluto rivederlo dopo averlo visto in televisione. Il problema è che ho ordintato il Blueray senza accorgermene. Peccato. Ma ho un preciso ricordo e mi era piaciuto tanto. Poi si tratta di un film di Gus Van Sant per cui è di certo una garanzia. Sicuramente riuscirò a trovare il DVD
Restless
Questa volta ho azzeccato il formato. Me lo sono visto tutto. A dire il vero lo credevo migliore e meno patetico. Però è decente. E comunque Gus Van Sant è sempre una garanzia
Ritorno al Marigold Hotel
Il sequel di Marigold Hotel, dove un gruppo di anziani decide di svernare in India perché le cure costano molto di meno dell’inghilterra.
Gli arzilli vecchietti, nonostante la cocente delusione nell’aver scoperto che l’albergo prescelto è poco più che un rudere decrepito che cade a pezzi, non si lasciano andare e si impegnano cercando di riportarlo agli antichi fasti. Alla fine diventano loro stessi dei manager per risollevare le sorti dell’hotel.
Un film carinissimo e dolce.
Rock of Ages
La storiellina della protagonista, sfigata che arriva a Los Angeles in cerca di successo, è del tutto ininfluente rispetto all’impianto solido del musical, che è fenomenale.
Ancor più strepitosa è l’interpretazione di Tom Cruise nei panni di una rockstar con qualche acciacco che risolleva le sorti del Bourbon e convince anche i benpensanti che hanno ostacolato in tutti i modi l’attività di questo luogo di perdizione e di sesso.
Alla fine è il rock che vince, la musica, quella cosa che fa sognare, che ci innalza al di sopra di tutte le miserie e pesantezze della vita quotidiana.
Davvero strepitoso!
Saint-narcisse
Un film terribile, assurdo, da malati mentali. Uno che interpreta se stesso e il proprio gemello, allo stesso tempo. Credo che il protagonista non stia molto bene. Non so perché abbia mai preso questo film
Sauvage
No, assolutamente no. Non ha un minimo di decenza questo film, al pari di quell’altro Head on! Capisco la storia parallela, quella minimalistica che poteva rivelarsi interessante, cioè tra il personaggio e il suo compagno e collega di sesso, ma non è stata nemmeno preso in considerazione.
Un porno. Nient’altro. Pure fatto male.
School of Rocks
Brioso e frizzante questo musical. E lo si vede (e si sente tutto d’un fiato). Proprio bello. Magari il protagonista non mi sembra molto azzeccato ma recita proprio benissimo.
Selma
Grandioso film, bellissimo. Proprio impareggiabile. Una ricostruzione di grande respiro. E la marcia organizzata per raggiungere il capitol a Montgomery capitale dell’Alabama.
La canzone Glory stupenda.
Seven
Mai visto.
Me lo ha regalato la mia piccola Allets nel ’98. Per ora non ho ancora voglia di vederlo.
Shame
Non so, troppo lugubre, tirato, complicato come del resto tutti i film di Fassbinder. Da rivedere
Shortbus
Diciamo che è a metà tra un fim porno, un documentario, un qualcosa che non sai bene come definire. Lo shortbus è questo locale dove il sesso è permesso in tutte le sue forme, anche le più orgiastiche.
Fa paura, anche se il tono del film dovrebbe essere molto lieve.
Silent youth
Una storiellina breve, breve tra un disadattato e un ragazzo equilibrato. Vagano per le strade di Berlino senza dirsi una parola, senza un cenno, senza niente.
Finisce mentre passeggiano sulla pista del vecchio aeroporto dismesso.
Da dimenticare
Son frère
L’avvicinamento di due fratelli quando il maggiore sa di avere una malattia inguaribile. Per il fratellino sarà un percorso di fatica e di continui rimandi al passato quando era totalmente ignorato.
Bella storia tra loro, ma non mi convince tutto il contorno (madre padre, fidanzata, fidanzato e medici).
Qualche incongruenza. Bellissima canzone finale
Sotto il cielo di Parigi
Un film che mi è rimasto nel cuore. Che ho sempre amato e che mi sono portato dentro di me. Peccato non averlo trovato in DVD, peccato per molte cose… Lucien mi parla direttamente, si comporta come mi sarei comportato io. E l’amore negato qui si riassume in un silenzio tragico e ostile. Grandissimo Marc quando dice: beato te che sai che cosa vuoi! Mi ferisce ancor di più che Marc sia realmente morto, una sfiga dietro l’altra, dopo il regista e non sapremo mai come sarebbe cresciuto e diventato. Un cameo cristallizzato nel tempo e dunque ancor più prezioso.
Avevo digitalizzato questo video da VHS con una qualità pessima, ma ora grazie a Netflix che insperatamente lo ha riproposto, sono riuscito a digitalizzarlo con una risoluzione decente e lo posto qui perché non ho altro modo per farvelo vedere, in quanto non esiste il DVD.
Buona visione.
Stranizza d’amuri
Un film amaro, violento, secco ed essenziale. Si percepisce tutta la sofferenza provata da questi due ragazzi adolescenti, che non possono vivere la loro storia.
Suite francese
La suite è la casa dove il tedesco si insidierà e troverà la bella francese e nota dopo nota ci sarà qualcosa di più. Ma la guerra li dividerà per sempre e l’amore resterà una cosa impossibile e solo un sogno.
Bello, non dolciastro, né sdolcinato. Abbastanza equilibrato.
Terkel in trouble
Un cartone animato danese con le canzoni di Elio e le storie tese. Un cartone simpatico, di amicizia, di scuola, di bullismo e di fedeltà. Carino. Ho anche la versione originale
The acrobat
Interessante, ma niente di particolare. Indugia un po’ troppo sulle scene di sesso. Diciamo che è un porno con un po’ di sentimento.
The Blues Brother
Che dire più di quanto non è già stato detto di questo film?
Semplicemente grandioso
The Curious Incident of the Dog in the Night-Time
La trasposizione teatrale dell’omonimo libro. Bellissimo.
The million dollar hotel
Praticamente sconosciuto, che non ha avuto molto successo. Peccato, perché avrebbe meritato molto di più. Questo intrigo psicologico, tra il protagonista, il cadavare e una donna misteriosa.
Mi piace, e mi dispiace che il protagonista, assolutamente geniale, non venga creduto quando confessa a tutti che è stato lui ad uccidere.
Molto bello e visionario, come tutti i film di Wim Wenders.
The millionaire
A dire il vero è una puntata de Il milionario. Ma tutto il resto è magistralmente descritto e girato con tanta forza, con tanta energia, con tale poesia. Una grandezza evocata in ogni frangente.
Non mi soprende per nulla che questo film abbia vinto l’Oscar.
Uno di quelli da mettere sulla classifica di uno dei film più belli.
The pass
Ultimamente non li capisco più questi film. Tanto osannato quanto mi sembra brutto, complicato e inutilmente esplicativo. Nelle stanze d’albergo ci sono 15 anni, ma nessun cambiamento fisico. Troppe parole, troppi dialoghi, tutto deve essere intuito, deve essere capito. Boh, io non ci ho capito proprio niente e non mi è nemmeno piaciuto.
The piano
L’umidità ti entra tutta nelle ossa; la senti che ti pervade e non riesci a sentirti asciutto. Una storia straziante di una donna cocciuta che non si concede al suo marito, ma si lascia andare poco alla volta, lezione dopo lezione, tasto dopo tasto, al finto maori che l’ha ricattata dopo aver comprato il suo piano, che altrimenti sarebbe rimasto sulla spiaggia.
Il marito pervaso da una gelosia morbosa, accecante, le taglia il dito di una mano. La storia a questo punto deve risolversi.
Non si arriverà alla tragedia ma poco ci manca: il piano sarà l’unica cosa che andrà distrutta. Peccato, non per il piano, ma per il marito, Sam Neill, che oltre ad essere cornuto, non avrà più possibilità di vedere la moglie. Ed era l’unico tra i due protagonisti che tifavo tremendamente. Le note della struggente canzone erano tutte per lui.
The rider
Silenzioso, incentrato sulla ferrea volontà del protagonista di tornare a cavalcare nei rodeo. Bellissimo e molta poesia.