Un bacio
Lorenzo è un sedicenne orfano di entrambi i genitori, apertamente gay che, dopo aver vissuto in un orfanotrofio a Torino viene adottato da Renato e Stefania, e trasferito a Udine. Quando il mondo gli sembra troppo sbagliato si rifugia in fantasie ad occhi aperti: ad esempio il suo primo giorno di scuola immagina di avere un'accoglienza trionfale con balletti e applausi, mentre come benvenuto riceve un "frocio!" urlatogli.
In classe incontra Blu, una ragazza chiusa e riservata con la quale stringe immediatamente amicizia, emarginata dalla classe e considerata "di facili costumi": lei stessa minimizza il fatto di avere avuto un rapporto sessuale di gruppo con quattro ragazzi, l'anno precedente, tra i quali c'era il suo ragazzo Giò, che ora studia a Milano. Blu è bravissima a scrivere, e tutto il film è un racconto che lei stessa scrive alla futura se stessa per non dimenticare la sua vita di sedicenne; tuttavia, a causa dell'emarginazione, è spesso in punizione per violenza verso le compagne. In classe c'è anche Antonio, ragazzo atletico e bravissimo a basket, ma introverso, considerato quasi ritardato: la verità è che è rimasto sconvolto dalla morte del fratello maggiore in un incidente stradale. Antonio talvolta parla con il fratello, proiezione della sua mente: a lui confida di essere innamorato di Blu, mentre Lorenzo confida proprio a lei di avere una cotta per Antonio.
Vengono mostrati anche i rapporti tra i tre e i rispettivi genitori: Lorenzo è stato bene accolto dai genitori adottivi, i quali non hanno scelto un bambino piccolo come fanno tanti altri; la madre di Blu è un'aspirante scrittrice, e la figlia prende abitualmente di nascosto la sua posta, nascondendo tutte le lettere di rifiuto dalle case editrici; Antonio e suo padre hanno come svago e distacco dalla realtà la caccia alla lepre ma il ragazzo ha paura che i genitori avrebbero preferito che fosse stato lui a morire invece del fratello.
Uno dei primi giorni di scuola, la professoressa di inglese vuole espellere Lorenzo dall'aula perché si è presentato con le unghie smaltate: a suo dire ciò ha causato scompiglio nella classe e pretende un comportamento più consono. Renato, convocato dalla preside, lo difende dicendo che la responsabilità è della professoressa che non sa mantenere l'ordine. L'uomo sostiene inoltre come il figlio debba essere accettato per quello che è e non semplicemente tollerato dai compagni.
Poco tempo dopo viene aperta una pagina Facebook di odio verso Lorenzo, cosa che lui tratta con derisione. In uno dei post una compagna di classe invita alla festa di compleanno tutti tranne Antonio, così Lorenzo e Blu ne approfittano per invitarlo a una loro "festa privata". L'eccezionalità dei due convince anche Antonio, e i tre legano indissolubilmente.
I tre amici decidono di girare un video in cui Lorenzo fa da "giornalista" rivelando verità nascoste sulle tre ragazze più popolari della scuola e su un membro della squadra di basket, di cui Antonio fa parte, essendo le persone che più di tutti li trattano male: il giorno seguente marinano la scuola per far calmare le acque a seguito della pubblicazione del video su YouTube, prendono un treno per Roma e trascorrono la giornata in un negozio vintage della città tanto da fare una sfilata di moda con i vestiti del negozio.
Nell'ennesima lettera sottratta alla madre, Blu scopre che la casa editrice non aveva apprezzato il racconto spedito, ma invece apprezzava un suo blog, che la madre teneva nascosto alla famiglia, in cui la donna scriveva tutto ciò che pensava della famiglia stessa, compresa Blu. Le due litigano: Blu toglie il saluto alla madre, anche se dopo qualche giorno lei cancella il blog.
La vendetta delle ragazze ridicolizzate nel video non si fa aspettare: vandalizzano la classe con insulti scritti sulle pareti contro loro stesse, con lo scopo di mettere nei guai gli autori del video stesso: Blu le picchia, mentre Lorenzo e Antonio cercano di dividerle, ma questo non impedisce alla professoressa di farli sospendere per tre giorni.
Durante la sospensione decidono di andare al fiume per fare una nuotata. Mentre Blu si è allontanata per cambiarsi, Lorenzo vede Antonio spogliarsi: con il tentativo di un approccio fisico, gli si avvicina e lo sfiora, ma Antonio rimane scioccato, lo scansa e scappa.
Antonio si allontana sempre più dagli altri due, spaventato dal comportamento di Lorenzo che non teme il giudizio degli altri. Successivamente confessa a Blu di essere innamorato di lei e che biasima il comportamento del fidanzato di Blu, ma non è ricambiato. L'amicizia sembra essere rotta.
Il giorno del compleanno di Antonio, Lorenzo va nella palestra dove Antonio si allena per portargli il suo regalo di compleanno e riallacciare i rapporti, ma Antonio, sotto pressione per il giudizio dei compagni di squadra, non vuole farsi vedere con lui e in un impeto di rabbia lo picchia. Poco dopo essere arrivato a casa, Lorenzo viene chiamato fuori da Antonio, andato a casa sua per scusarsi. Lorenzo lo bacia e con grande sorpresa Antonio ricambia il bacio, ma subito dopo scappa impaurito. Lorenzo è sempre più innamorato, e frena la madre che chiede insistentemente dei lividi.
Intanto torna in città Giò, il ragazzo di Blu. Dopo aver fatto l'amore, lei gli chiede se fosse stato con altre negli ultimi mesi: lui le risponde di non aver fatto altro che studiare, pensare a lei e vedere il "loro video". Blu non capisce di che si tratta: Giò le mostra un video della notte in cui lei ebbe il rapporto sessuale di gruppo e si rende conto di aver sempre minimizzato di essere stata ubriacata a scopo di stupro.
Nel frattempo, Antonio non riesce a gestire l'evento del bacio tra lui e Lorenzo e il giorno dopo, quando va a caccia con il padre, il fratello gli appare in visione, e lo perseguita ricordandogli che ha provato piacere dal bacio con Lorenzo.
Invece Blu si sfoga con la madre e il giorno dopo si recano dalla polizia per denunciare lo stupro.
Nel frattempo Antonio non riesce a gestire le accuse che gli ruotano intorno per la sua amicizia con Lorenzo e va a scuola, entra in aula, estrae la pistola del padre, guardia giurata, e uccide Lorenzo. La notizia giunge immediatamente alla stazione di polizia, proprio mentre Blu e la madre sono a sporgere denuncia.
Al funerale di Lorenzo partecipano tutti gli insegnanti, i compagni e i genitori. Solamente Antonio, in prigione, e Blu, troppo scioccata, non sono presenti. Blu, voce fuori campo, conclude il racconto della storia con una scena alternativa: Lorenzo che tenta l'approccio fisico al fiume e Antonio che dichiara semplicemente e con pacatezza di non essere pronto a stare con lui, Lorenzo lo accetta, sapendo di avere ancora tempo, dopodiché i tre amici fanno il bagno nel fiume felici e spensierati come avevano progettato.
Pensa: per fortuna che l’amicizia ti salva la vita. Non oso immaginare cosa sarebbe successo in caso contrario, visto che per un bacio il protagonista è stramazzato a terra, stecchito, con un emotorace massivo causato da un proiettile sparatogli proprio dall’amico.
C’è un qualcosa di perverso che non riesco a capire in questo film osannato da tutti; bellissimo, per l’amore del cielo -io amo Ivan Cotroneo per la sua freschezza e semplicità- ma qui davvero, a mio avviso, si vuole dare un significato completamente sbagliato.
Non è un film sul bullismo di oggi e nemmeno sull’acne puberale come si vuole far credere. Semplicemente racconta la sociopatia vissuta da un gruppo di ragazzi ventenni, spacciati per adolescenti.
Lorenzo, un disadattato, è il primo a non accettarsi sognando un ingresso trionfale e un riscatto che la scuola gli ha già dato. Ma no, lui vuole qualcosa di più rispetto ai suoi coetani. È lui stesso che vuole distinguersi dagli altri, mettendo un limite ben marcato.
L’altra disadatta è lei, Blu che dopo aver scopato tre ragazzi, a distanza di un anno, rivedendosi in un filmato, capisce che forse sarebbe meglio convertire le sue colpe in accuse: d’altronde l’hanno fatta bere, non capiva un cazzo e via… Bah, non ci arrivo proprio alla sua psicologia, però la denuncia lei la formula bene, eccome. Certo, dopo un anno. Scusa, sei stronza.
Infine il bell’Antonio, tenebroso e idiota, che alterna comportamenti distimici, non riuscendo ad esprimere mai una vera e propria personalità, deve cercare sempre delle motivazioni dal fratello morto e sepolto che gli appare prima di addormentarsi.
Lorenzo minaccia la libertà sessuale di Antonio perché se lo vuole scopare con la scusa di amarlo. Antonio, lover incomprenso, viene semplicemente ignorato da Blu perché troppo sempliciotto e ritardato, e Blu, beh, si accorge che è tempo di far fruttare la sua condizione di donna violentata.
Ovvio che poi succedono i casini. E il patatrac è prevedibilissimo.
Ma la colpa, per il film, deve per forza ricadere sul branco, quella coltre di ragazzi che abitano la scuola e che sono davvero i più equilibrati.
Invece no: i ragazzi accettano Lorenzo, che però non vuole farsi accettare da loro. Si stringono attorno ad Antonio, che si era lasciato andare in un momento di smarrimento durante un bacio a tradimento. Anzi, lo supportano per evitare una tragedia. Di più: lo rincuorano restituendo il regalo che Lorenzo gli aveva dato e che Antonio lo aveva gettato via in segno di disprezzo.
Altro che amicizia! Il bacio è un irrituale gesto patetico, un legame non compensato da nessuno dei protagonisti che tornano ad essere singoli, per scelta o per necessità. Appunto, alla faccia dell’amicizia che ti salva la vita.
Un film tristissimo, certo molto bello, con molti spunti musicali e coreografici, ma che non deve essere spacciato per quello che non è.
Il disagio della solitudine è il vero malessere, le problematiche sulla tolleranza e sull’accettazione sono solo un pretesto! Sono tutte panzane. Hai voglia di giustificare un bacio. con l’abbraccio ancestrale del fratello Massimo; lui, il fantasma, gliele sussurra tutte le motivazioni, ci sei andato tu a casa sua, ti è pure piaciuto, non puoi negarlo.
È il rifiuto il nodo indissolubile, su cui ovviamente chiunque non perfettamente formato a livello psicologico crolla.
Cretino doppiamente l’altro, il Lorenzo. Primo per aver cercato di ottenere un insperato amplesso da una persona che non avrebbe potuto restituire. Secondo per aver voluto a tutti costi un incontro intimo… Beh, Lorenzo ha firmato la sua condanna a morte con il bacio, non molto diversa dalle morti suicide dei teenagers americani.
Ecco, Ivan hai fatto un bel film, ma di certo l’amicizia non ti salva la vita, nemmeno aggiungendo la scena finale, mentendo spudoratamente a te stesso, dicendo che bastava poco. No, non bastava poco, no, assolutamente. E un bacio è una forma di violenza sessuale, se non approvato. Punto. Stop.