Cara Madre, non sono riuscito a passare a trovarti al cimitero. L’avrei fatto ma il lavoro si è concentrato in questi giorni nonostante avessi lasciato un po’ di spazio. Ma ti prometto Martedì vengo da te e ti porto un po’ di fiori. Lo so sono ancora tanto arrabbiato, molto, per tutto quello che mi hai fatto e ancora oggi non mi sento per niente sereno. Ma sono onesto, molto onesto dentro al cuore e la mia onestà intellettuale è integra perché sono ancora qui, perché non mi sono ancora perso nonostante tutte le sbandate. Penso con la mia testa e tutto il mio essere ama ed è soliidale con il mondo intero. Certo ti odio ma almeno ora che sei sottoterra, non posso più temere e ti posso parlare e scrivere una lettera per dirti che ci ho pensato, che ti avrei dedicato la mia visita. tutto qui. Aspettiamo tra due giorni e verrò da te. Spero di non sbagliare il vicolo che porta alla tua tomba…
Ormai da 10 anni percorro questa strada. E sono 10 anni che questo cielo azzurro così commuovente mi prende di sorpresa e mi stordisce. Sono gli stessi 10 anni in cui in questo giorno guardo le foglie gialle esaltate dalla luce del primo autunno e non riesco a staccare gli occhi dalla natura. Guardo in…
What are the roots that clutch, what branches growOut of this stony rubbish? Son of man,You cannot say, or guess, for you know onlyA heap of broken images, where the sun beats,And the dead tree gives no shelter, the cricket no relief,And the dry stone no sound of water. OnlyThere is shadow under this red…
And now silence! 16 ottobre 2011 When I find myself in times of trouble, mother Mary comes to me,Speaking words of wisdom, let it be.And in my hour of darkness she is standing right in front of me,Speaking words of wisdom, let it be.Let it be, let it be, let it be, let it be.Whisper…
E ci siamo di nuovo. Dopo nove anni, sotto lo stesso cielo azzurro chiaro. Le foglie ancora di un giallo intenso. Sembra ieri eppure sono ormai un’eternità. Con la solita ansia crescente, mi incammino nel vialetto e calpesto i sassolini cercando di non far rumore. Questa volta vado a colpo sicuro, non sbaglio e arrivo…
Finalmente sei morta. Non sono felice perché ogni morte porta sempre sgomento dentro di me… ma aspettavo da sempre la tua dipartita. Adesso che te ne sei andata via, sono libero da un legame che mi pesava. Non sono venuto all’ospedale, non verrò neanche al tuo funerale. E lo dico a scanso di equivoci: non…
E così sono tre gli anni trascorsi. Ho pure indovinato il giorno giusto sotto questo azzurro violento, stemprato soltanto da innocue nuvolette bianche sulla dolce collina di Biumo. Ho varcato il grande portale sovrastato da un enorme pronao sul quale campeggiava la scritta PAX. Mi sentivo stordito, una lieve vertigine. Pax tibi, avrei voluto dirtela,…