Da sempre ho considerato i Vigili del Fuoco indispensabili, un ente prezioso di cui noi tutti abbiamo bisogno. Ho provato ammirazione spasmodica per quello che fanno, mi inchino davanti alla loro presenza.
Ti risolvono i problemi, gestiscono ogni cosa riportandola allo status quo ante – quando è possibile – gli eventi imprevedibili e pericolosi. Arrivano, mettono in sicurezza la scena. E non ci vanno molto per il sottile. Se c’è da fare, si fa. D’altronde in una situazione di pericolo non puoi fare molto.
Li ammiro proprio per questa loro capacità di risolvere ogni cosa.
Guardo questa foto, scattata durante un servizio, di cui ho chiesto la possibilità di pubblicarla (prima che qualche rimbambito possa scambiare la mia testimonianza per gogliardia). Ecco la loro essenza. Non avevo volontari nell’immediatezza e così ho chiesto loro di aiutarmi.
Subito si sono messi a disposizione nell’effettuare le manovre più consone al soccorso.
Capite? Sono lì, presenti accanto a me, che mi aiutano. Da ammirare la loro disponibilità.
Non ho mai voluto fare il vigile del fuoco primo perché non avevo le capacità necessarie: determinazione, risolutezza e coraggio. Poi perché, va bè, se conoscete la mia stazza…
Però ho avuto la fortuna di lavorare per buona parte del mio lavoro con loro e ringrazio dio di aver avuto questa occasione.
E sempre, ripeto sempre – non è una cosa scontata – ho trovato la sicurezza, la consapevolezza che non mi sarebbe successo nulla. Ma soprattutto ero tutte le volte ciecamente fiducioso della loro disponibilità anche per ogni più piccola esigenza.
Sono grato a loro perché sono Vigili – appunto, attenti -, non come il termine anglosassone patetico di “Combattenti del Fuoco”, perché senza di loro in molte occasioni sarebbe veramente difficile cavarsela da solo.
Grazie.
Today, it all begins
I’m seeing my life for the very first time
Through a different lens
Yesterday
I didn’t understand
Driving 35 with the rocket inside
Didn’t know what I had
While I’ve been waiting to live
My life’s been waiting on me
I’m gonna run
No, I’m gonna fly
I’m gonna know what it means to live and not just be alive
The world’s gonna hear ‘cause I’m gonna shout
And I will be dancing when circumstances drown the music out
Say I won’t
Not enough
Is what I’ve been told
But it must be a lie
‘Cause the Spirit inside says I’m so much more
So let them say what they want
Oh I dare them to try
I’m gonna run
No, I’m gonna fly
I’m gonna know what it means to live and not just be alive
The world’s gonna hear ‘cause I’m gonna shout
And I will be dancing when circumstances drown the music out
Say I won’t
Say I won’t
Say I won’t
Say I won’t
I can do all things
Through Christ who gives me strength
So keep on saying I won’t
And I’ll keep proving you wrong
I’m gonna run
No, I’m gonna fly
I’m gonna know what it means to live and not just be alive
This world’s gonna hear, whoa, ‘cause I’m gonna shout
And I will be dancing when circumstances drown the music out
Say I won’t
Say I won’t
Say that I won’t
Oh say I won’t
Say I won’t
Sì, sono tornato già da un po’! L’Alaska non mi ha deluso ma avrei dovuto vederla a 20 anni. Non sono riuscito a guardare le cose allo stesso modo di come avrei potuto apprezzarle se fossi stato più giovane. Ne parlerò da qualche parte. Mi consola il pensiero che il caro Umberto riposa sulla Top…
Non more other words than the title! It’s enough. Lately I’ve been hard to reachI’ve been too long on my ownEverybody has a private worldWhere they can be aloneAre you calling me, are you trying to get throughAre you reaching out for me, and I’m reaching out for youI’m just so fuckin’ depressedI just can’t…
Il cuore aveva dato un cenno di ripresa, giusto perché gli avevo strizzato tutti i beta-recettori con l’adrenalina, ma ben presto si sarebbe appiattito su una linea asistolica dalla quale trarre ben poche speranze. I nuclei pontini, asfittici e anossici da troppo tempo, non avrebbero mandato più altri impulsi elettrici. “Exitus”, e non ci pensiamo…
Oggi ho fatto un giretto a Milano. Erano secoli che non ci andavo, queste nuove disposizioni limitative dell’Area C e il costo del biglietto della metropolitana scoraggiano chiunque. Però approfittando di un mezzo corsettino al Policlinico, ho fatto un salto all’Air Baloon Museum, una mostra itenerante europea di palloni gonfiabili e non solo. Diciamo tutto…
Dovevi proprio essere arrabbiata. Guarda con che tempo mi hai accolto oggi! Eppure c’è sempre stato un accordo, un segreto, un’intesa tra di noi. Non c’è stato un anno in cui tutto non fosse così perfetto, così gaudiente, emozionante. Oggi no, mi hai versato lacrime su lacrime. Eppure non ti ho dimenticato, no, sono state…