Ormai ultimo giorno, prima della partenza di domani. Ho voluto che Mater avesse del tempo per fare shopping e concentrarsi sulle sue cose.
Purtroppo gli unici negozi di artigianato locale, almeno quelli che ho visto io, si trovavano su in cima alla montagna del Circo Salazie.
Poco importa, mi sono armato di tanta pazienza e l’ho riportata dove ormai una settimana fa si era attardata nei negozietti.
Io non ho potuto ammirare le bellezze naturali perché c’era la nebbia. Con il tempo molto incerto mi dicevo quanto fossi stato fortunato a vedere questi posti con un tempo magnifico e terso.
La mattinata dunque se ne è andata per l’acquisto dei souvenir, mentre al pomeriggio, totale rilassamento sulla stradina litoranea di St Suzanne. Una lunga camminata di almeno tre chilometri a bordo spiaggia, lungo il quale si potevano osservare graziose casette creole. Devo dire che questa parte dell’isola mi è piaciuta molto. Vi ho trovato tanta autenticità che manca nella parte propriamente turistica e ovviamente più francesce dell’isola.
Al ritorno mi sono anche fermato a St Denis per un giretto minuscolo nel quartiere che mi mancava, quello attorno alla cattedrale e alla prefettura dell’Isola. Una città questa volta meritoria rispetto agli altri quartieri davvero brutti e sgraziati del colonialismo francese.
Così mi sono dedicato, dopo l’ennesima coda infernale, all’ultimo tramonto mentre Mater cercava certezze esistenzial via FB.