Per l’ultimo giorno ho deciso di non prendere l’autostrada e così ho fatto. A dire il vero, ci sono entrato solo per percorrere due tratti brevi: non saranno stati complessivamente più di cinque chilometri.
Alla mattina le buone intenzioni di andare a vedere un museo sono subito naufragate dopo essere arrivati a St Gilles “Alta” dove non ho trovato il museo. A dre il vero non me ne fregava nulla e non l’ho cercato con convinzione.
Così sono ridisceso a rotta di collo verso l’Ermitage dove il mare azzurro mi chiamava e mi invitava a un tonificante bagno mattutino. Non ci ho pensato neanche cinque minuti che già ero dentro. Alla faciazza degli squali.
Dopo un paio d’ore, mi sono portato verso la capitale ma questa volta da una strada che non avevo ancora fatto, passando dalle alture e arrivando al paese di Montagna (che fantasia).
Nel frattempo è arrivato un nuvolone gigantesco che ha cercato di stroncare le mie velleità alpinistiche. Ma la capitale l’ho vitsta bene e mi sono un po’ riconciliato con questa città che non ho mai apprezzato tanto.
Ormai era tempo di andare all’aeroporto però prima siamo andati al Carrefour di Santa Clotilde, il centro commerciale più grande dell’isola. Mater ne ha approfittato per rifarsi il parrucco.
E io per mangiare un pezzo di pizza.
All’aeroporto abbiamo aspettato pochissimo per fortuna, l’aereo è partito addirittura mezz’ora prima. Ho fatto di tutto per fare un giro alle Mauritius ma ma un nubifragio è spiovuto proprio appena usciti dal terminal, così mestamente siamo rientrati.
Adesso in attesa del volo per Dubai…