Con la musica ho un rapporto tiepido. L'ascolto certo, ma a parte qualche canzone, non la seguo. Non mi sono mai soffermato su questo mondo. Non ho posseduto dischi se non qualche cassetta o poco altro.
Non seguo i cantanti, magari mi piace solo qualche loro produzione. Di solito quando finisce un brano, non voglio più saperne.
Invece, al contrario, i video musicali mi ispirano, impreziosiscono la canzone, mi catturano. Certo, ci sono video deludenti per canzoni strepitose e invece video eccezionali per testi molto modesti.
Starei tutto il giorno a guardare i video non solo per la musica ma per il messaggio visivo che mi vogliono dare. Apprezzo davvero coloro che realizzano dei video impeccabili. La musica non viene meno se trasportata da immagini anzi acquista un immenso valore.
Qui di seguito una carrellata delle canzoni accompagnate dai relativi video, che più mi hanno colpito o che sono stati scelti per accompagnare i post del mio blog (contraddistinti dal simbolo di una matita).
Mi piace questa canzone del Roby William, di cui ignoro il significato. Ma è particolarmente sentita perché questi bodies sono quelli che ho visto un giorno spiacciati per terra e dunque non posso che associare a quel particolare momento.
È quasi un’istigazione al suicidio questa canzone di Bruno Mars perché non gliel’ha data: praticamente vuole muorire dalla disperazione. Meglio su una granata. Bruno guarda che ci sono tante altre donne…
Deve sapere, che cosa non so. Però è ossessivo il Marc Anthony e forse proprio questa ossessività che la rende molto bella.
Bellissima questa canzone di Guccini, il cui significato risulta un po’ ostico. Però me la vedo questa bambina affacciata sul Talgo che guarda verso occidente, verso il mare, verso l’infinito.
Violenta la Rihanna, ancora un’altra volta canta canzoni disastrose, probabilmente retaggio del suo passato. Ipnotica.
Premesso che Michael Jackson è un grande e che nessuno mai riuscirà a euguagliarlo, poche canzone di lui mi prendono fino in fondo come questa.
Mi piace il video, il canto sostenuto e convinto. Il video è semplicemente maestoso anche se semplice e con pochi setting. Grandissimo.
Canzone famosissima. Io la propongo nella versione all’interno del film bellissmo Across the Universe. Le immagini sono davvero commoventi e con una fotografia eccezionale. Ti fa sentire tutta la violenza degli scontri di Detroit e l’annuncio della morte del militare ti entra direttamente nel cuore.
Canzone misteriosa, senza un preciso significato, cantanta in pseudo latino, ma ugualmento affascinante, che rievoca atmosfere gotiche e lontane.
Da sentire in religioso silenzio.
Tutti noi abbiamo qualcuno che ci scaldi il cuore. E se è James Blunt ancora meglio. Soprattutto in questo video in cui interpreta il riders che viaggia lungo le strade deserte dell’America
La Lana del Rey insomma incontra le mie preferenze. Non l’avrei mai detto. Però bisogna prenderla a piccole dosi. Altrimenti rischi davvero di morire.
Caruccio il Cristopher Cross quando aveva tutti i riccioli. Ora che è pelato, imbolsito, non so se la sua Ride like the wind avrebbe lo stesso fascino.
La voce è perfetta, un po’ in falsetto, ti fa sentire come se riuscissi a percepire il vento che ti sfiora.
Sono un po’ una lagna le canzoni di Kiwanuka ma per questa Home again farei un’eccezione e me la faccio andare bene così. Non da soffermarcisi su troppo, solo per lasciarsi cullare dalla voce.
Il video e la canzone sono eccezionali. Peccato non si possa incorporare il link di youtube. Pazienza. Canzone carinissima, per certi versi speciale. E’ una feroce satira sull’italiano, mettendo assieme in pochi minuti tutte le nostre debolezze…
Ma certo che tutti noi soffriamo. Pensi di essere esente dal dolore, dalla sofferenza? No, certo che no.
L’importante è non lasciarsi andare, rialzarsi e camminare a testa alta perché la notte non è così lunga come la si pensa. È una lirica pazzesca, struggente accompagnata da un video in cui tutti sono rinchiusi nelle proprie auto, in uno spazio confinato, claustrofobico. E Michael Stipe quasi stizzito riesce ad uscire e dare l’esempio a tutti. Tutti lo seguono. Lacrimoni alla fine.
Giovanissime le TATU, che hanno fatto arrapare milioni di persone con i loro ammiccamenti e lesbicume.
Nonostante tutto, ho trovato la canzone molto bella, sofferta e sufficientemente veritiera. Mi è anche piaciuta molto la versione russa.
La canzone di Katia, proprio della Katia, la mia grande amica di Saronno. È stata proprio lei a farmela conoscere. Bella, ma un po’ lenta e depressa.
Fammi enrare o fammi uscire. Ma deciditi. Questa canzone struggente è particolarmente sentita soprattutto in un periodo della mia vita particolarmente faticoso.
Tutti conoscono le canzoni degli Abba, così belle, leggere, spensierate. Il film Mamma mia le ha rispolverate e le ha messe in vetrina ancor più luccicanti. La più emozionante, perché legata al video presente nel film, è proprio questa. Nulla sul testo che è veramente esiguo ma sul balletto e sulla scenografia
Un tormentone che parte veloce per poi diventare sempre più lento, per raffigurare la metafora della vita da quando si è giovani fino alla vecchiaia. Un giorno saremo vecchi. Canzone difficile, poco orecchiabile ma ipnotica.
Mi deve piacere particolarmente questa canzone se ho messo sia la versione originale che quella di Salvat. Canzone bellissima
Davvero angosciante questo pezzo in cui ti senti mancare il respiro per il ritmo pressante e che ti avvolge quasi stritolandoti. D’altronde non può che essere così se è stato scelto come brano per la colonna sonora di Trainspotting.
L’eterea voce di Kate Bush e la sua leggerezza, con queste movenze sciolte, sono un qualcosa di eccezionale. Ti chiedi come faccia a raggiungere gli acuti con la sua voce.
Comunque sentita e risentita migliaia di volte, ancora adesso non riesco a discernere le parole nonostante abbia il testo davanti.
Non ne sbagliano una i Depeche Mode, almeno in questo album Songs of faith and devotion. Poi non credo che conosca altre canzoni.
Personal Jesus è bellissima, riguarda quel dio personale che sappia ascoltarti, che si prenda cura di te. Lo voglio anch’io.
Classicone della Madonna che mi ha tormentato per un certo periodo. Non che mi piaccia, però è innegabile che le sue canzoni sono diventate un tormentone. Hollywood è una di queste. Sentita in Australia e in Canada.
Ma alla fine, canzonicina da cui non riesci a prendere nulla.
Non so. Caetano Veloso è il più noioso e inascoltabile cantante che abbia mai incontrato. Eppure a qualcuno piace e deve aver fatto una lunga strada partendo dal Brasile per sdoganare quel Tropicalismo che non ho ancora capito di cosa si tratti.
Spettacolare questo pezzo in cui mancano le parole, che sono sostituite da vocalizi angelici. Molto etereo. Stupendissimo.
Una canzone d’amore superba, ecco come deve essere celebrato l’amore. Da brividi.
Quando diventi una superstar, non devi lasciarti indimidire o farti sopraffare. Bisogna essere all’altezza di tutto quello che ci circonda, dalla fama, dalla notorietà, dalle luci e dai flash. Bellissima Canzone.
Canzoncina semplice, orecchiabile, con una buona sonorità. Mi piace pensare che ognuno di no ha un angelo sopra di noi.
Canzone strafamossima, cantata praticamente da tutti. Una ballata con diversi timbri sonori. Maestosa come solo i queen potevano partorirla. Grandissima.
Canzone che ha scandalizzato un’intera generazione. Mi ricordo che negli anni 80 in un programma quando mettevano le traduzioni delle canzoni, a questa Relax era vietato spiegare il signficato. Era troppo sconcia, troppo osé. Insomma, adesso fa solo tenerezza. Pensare che Holly Johnson catalizzava su di se tutta l’attenzione. Grandissima canzone e bellissimo video.
Ha avuto un successo strepitoso, per la semplicità del testo, per la sonorità. Molti l’hanno presa su di sé come bandiera per identificarsi nel desiderio di libertà. A dire il vero non mi ha entusiasmato molto ma sicuramente molto bella.
Canzone assolutamente di una potenza e di una musicalità impressionante. Chi la canta fa molto spavento, ma basta chiudere gli occhi, e davvero riesci a sentire e a far proprio il messaggio contenuto nel titolo.
Quante volte ce la siamo ripetuta questa frase? Avremo mai il coraggio di fare qualsiasi cosa per amore?
Ma certo che ti vengo a salvare! Come fai a non accogliere la richiesta di questo sfigato, un po’ depresso, calvo e bruttino?
Lo salvo per la sua voce straordinaria, per la profondità della voce.
Un po’ noiosetta all’inizio la canzone, ma poi si riprende e diventa interessante. Lei si fa prendere dallo sconforto, diventa depressa, e si rifugia in sé. Per fortuna che dall’altra parte c’è un lui, di tutto rispetto, che le dice di provare ad uscire, di tirarsi su.
Video bellissimo, con una fotografia eccezionale. Un po’ furtadocentrica, dove lei dà un’immagine di sé molto sofisticata, dove i primi piani si sprecano a scapito di quell’altro che avrebbe meritato tanta attenzione.
Tratto dal film Moulin Rouge, la scena più intensa e bella. Satine, la prostituta dei bordelli di Buenos Aires, balla il tango sulle note della ben nota canzone Roxanne. E tra le braccia del ballerino che la sbatacchia e la tira su come un fuscello, lei ascolta il lamento amoroso del McEwan…
I Nirvana senza Kurt Cobain non sarebbero nulla. “Come as you are” ha un solo significato, eppure io penso ad altro. Sarò anch’io maledetto come Kurt Cobain?
Il grido di libertà lo senti forte, ti entra dentro in questa canzone più urlata che musicale ma intensa e vibrante.
Tutti dovremmo avere la possibilità di vivere, nel video purtroppo questa affermazione non viene soddisfatta.
Gran bella canzone
Un po’ una noia mortale, ma ipnotica e sussurrata. Quasi magnetica dalla quale non riesci a distaccarti.