Il mio rapporto con la musica è piuttosto tiepido. Certo, l'ascolto, ma a parte qualche canzone, non la seguo con attenzione. Non mi sono mai immerso completamente in questo universo. Non ho mai posseduto una collezione di dischi, se non qualche cassetta o poco altro.
Non seguo i cantanti; forse mi piace solo qualche loro pezzo. Solitamente, una volta finita un brano, perdo interesse.
Al contrario, i video musicali mi affascinano e impreziosiscono la canzone, catturando la mia attenzione. È vero, ci sono video deludenti per brani straordinari e viceversa, video eccezionali per testi poco memorabili.
Potrei passare intere giornare a guardare video non solo per la musica, ma per il messaggio visivo che trasmettono. Ammiro sinceramente chi riesce a creare dei video impeccabili. La musica, quando accompagnata da immagini, non perde valore; al contrario acquisisce un immenso significato.
Di seguito, una selezione di canzoni con i rispettivi video che mi hanno colpito di più o che ho scelto per accompagnare i post del mio blog, contrassegnati dal simbolo di una matita.
Vieni catturato dal ritmo tribale di questa canzone breve ma molto sonora. Riesci davvero a percepire l’atmosfera dell’ex Zaire e del rumble in the jungle, gli spettacoli di pugilato che si tengono a Kinsasha. Non riesci a stare fermo
La traccia musicale di questa canzone bellissima è contenuta nello spezzone pilota della serie Six Feet Under. E in questa versione la propongo.
Quando non hai coraggio di lasciarla, le dici allora che sarebbe meglio così. Almeno non ti prendi la responsabilità e fine. Un po’ disonesto il Liam.
Il disordine mentale descritto in questa breve canzone è tutto racchiuso nella scena del flim Mummy, dove il ragazzetto si scaglia su un carrello della spesa e, girando su se stesso, spera di liberarsi da tutto quel malessere che lo attanaglia.
Gran bella canzone anche se il cantante dei Counting Crows non si può proprio vedere.
Il video si riferisce alla scena del film.
C’è poco da scrivere. Mi piaceva per il post di un mio blog. Nulla di particolare.
Una canzone molto bella presente nella colonna sonora del film Invisible Boy. Il ragazzo invisibile non è solo una metafora sulla straniazione dei giovincelli di oggi e sulla loro fragilità. Il ragazzo è proprio invisibile, a causa di una mutazione genetica dopo esposizione alle radiazioni nucleari di Cernboyl. Che l’Italia riuscisse a produrre questi film di fantascenza non l’avrei mai pensato. E comunuqe sentiamoci questa canzone, piccolo gioiellino incastonato tra i frame della pellicola.
Canzone che ha avuto un successo planetario. Sia per la musica sia per le tematiche raccontate dal testo della canzone che appare piuttosto criptica.
Hozier è un casino, come ho detto precedentemente. Tiene dentro di sé una grande sensibilità, in parte esplicitata dal terribile, in quanto tremendo, video che è stato prodotto. La fotografia è bellissima.
Su forza, perché non provi a pensare al mio di dolore, allle occasioni perse, alle tentazioni che ho dovuto sopprimere.
Cammina con le mie scarpe e vedrai e sentirai il mio dolore. Ancora una canzone bellissima, non si può dire di certo per il video ma chi se ne frega.
Correrei a salvarti, a dirti che così non può durare
Correrei a parlarti, a consolarti niente più dolore
Correrei a fermare il tempo e insieme a lui le sue torture
Correrei da te e ti stringerei senza scappare mai più
Senza scappare mai più, senza scappare mai
Parole bellissime, commoventi. Un incitamento a fidarsi e a non scappare mai più, appunto. Ancora una volta il Tiziano Ferro è inarrivabile e le sue parole entrano diritte al centro del tuo cuore.
Avevo sentito questa canzone in un momento in cui le incomprensioni sul lavoro erano tante. E mi ero chiesto se davvero il mio atteggiamento fosse così pericoloso.
Ma guardando il video, molto bello e con un messaggio positivo, mi sono detto che davvero no, non sono pericoloso.
La imany è noiosa pedante ma questo motivetto sincero, allegro e spensierato piace e ti ipnotizza.
È un caposaldo della musica italiana. Un’opera monumentale. Tutti la conoscono per la musica e per il testo raffinato e non banale.
Canzone famosissima che ha riscosso un notevole successo. Lei che fa l’ultima mossa, che vuole senitre il suo lui ormai perso dall’altra parte del mondo… È davvero struggente questa canzone e piace, anche il video mi sembra assolutamente indicato. E poi la voce con la sua potenza evocativa di Adele è proprio una cosa insuperabile.
Canzone strana, orecchiabile e semplice ma con un video assolutamente inguardabile. Psichedelico. Scelta solo per un post nel blog
Credo che non voglia dire molto il titolo della canzone. In rete ci sono intere discussioni sul significato, ma sembra proprio che Four to the floor siano solo parole senza senso accompagnate da una musica fresca come riempitivo. La si ascolta giusto il tempo di un aperitivo.
Mi piace molto il suono e la musica.
Credo di averla scoperta così per caso questa canzone. Deve avermi colpito parecchio, perché mi lascia sentimenti contrastanti dentro di me. È una canzone di protesta, di ribellione, di sfogo verso qualcosa che hai sempre malsopportato.
Non so nulla di questa band e credo di non volerne sapere, visto il tipo di musica sbracata, urlata e biascicata.
Tollero solo questa solo perché i bad habits albergano anche dentro di me. E poi il video, niente di sofisticato, lascia un po’ sgomenti.
Sappiamo che Mamhood ha vinto il Festival, ma io avevo imparato a conoscere questa canzone almeno due anni prima, quando era uno sconosciuto che si aggirava per le periferie di Rozzangeles.
Dimentica è una canzone cupa, sofferta, molto intima. una canzone che non esprime ancora il cantante come lo conosciamo oggi. È una nenia, una specie di ninna nanna ipnotica.
Questa canzone è strana, molti lo hanno preso in giro per il ritornello. Io invece non la disprezzo. Certo, verso Mamhood la mia stima si ferma qui e non può andare oltre.
Non sono impazzito. Ho apprezzato con estrema fatica questa canzone lentissima, da sentire solo una volta all’anno.
La trovo dolcissima, quando sono assolutamente calmo e non irratibile. La stessa dolcezza che provo verso il mio gatto.
I 30 Seconds to Mars sono lunghissimi, a volte fastidiosi. Quando riesci a farti piacere una loro canzone, poi devi farti piacere il video.
In questo caso, mi è piaciuto molto questo minifilm all’interno di un tempio cinese. Bello e molto evocativo.
Qualche volta dentro di noi albergano dei mostri, delle belve feroci. E il sangue potrebbe essere quello che spargeremmo se non fossimo particolarmente accorti nel controllare le nostre pulsioni.
Non so chi la canti, nemmeno che faccia abbia. Ma la canzone è di una potenza evocativa, sembra che dopo ci sia solo l’apocalisse.
Da ascoltare ma con le dovute cautele.
Una canzone di riscatto e di autodeterminazione con una buona musicalità, magari un po’ noiosa ma ascoltarla poco, ci può stare.
È un po’ ipnotica, quasi una nenia.
Non sapevo nulla di questa canzone, nemmeno della cantante dal nome genuinamente italiano. Ero rimasto colpito dal fatto di cronaca proveniente da un’università america, dove alcuni studendi hanno deciso di cantare in coro questa canzone davanti alla casa del loro prof. di latino che stava morendo di cancro.
Un video strappalacrime e una canzone stupenda. Da lì ho avuto la folgorazione e l’ho dedicata ad una persona molto cara.
Per fortuna che c’è la SIA a rallegrare questa canzone, il cui titolo, un evidente ossimoro, la dice lunga. A Eminem piace molto indugiare sul suo passato, leccarsi le ferite e declamare al mondo intero le sue sfighe. Sembra che si sia cristallizzato al tempo quando era giovane e bello, mentre cercava di affermarsi nelle strade di Detroit, divenendo egli stesso simbolo di martirio.
Ok, bisogna ascoltarla, trattenendo il respiro. Se non ce la fai passa oltre.
Una canzoncina stupidina di questo Willy William, di cui ignoro bellamente chi possa essere, ma carina, ballabile e abbastanza ritmica.
Non ci spenderei altre parole. Punto in più che è in francesce
La voce cristallina di Emily Sandé avvolge completamente il brano dall’inizio alla fine. Un bellissimo pezzo sulla droga, sulla tossicodipendenza, su come riuscire a trovare i soldi e su quella voglia smisurata di apparire.
La ragione per cui è stata usata la parola Daddy non la sa nemmeno la Emily. Lei stessa ammette che suo padre era giovane e che è l’unico che può porti dei limiti e ti mette di fronte alle tue responsabilità.
Il video ancor più bello, interpretato da sto bonazzone ripreso nelle varie fasi delle tossicodipendenza tra i viali di Las Vegas.
Viedo inesistente. Musica tratta da uno spot musicale di mamma Rai per pubblicizzare un evento sportivo… Molto bello il ritmo. Ti da energia…
Testo fatto apposta per questi eventi: But for the game I sip champagne from the world cup. Ecco, scegliere la coppa dalla quale bere come tazzina è una bella immagine.
Non l’avrei messa nella classifica dei video. Semplicemente era la colonna sonora del film Piuma di cui ho scritto una recensione davvero negativa. Una lagnissima. Stop.
Il video non mi entusiasma molto ma la canzone è proprio bella. Cosa ero a 20 anni? Interessante doomanda… grandi
In realtà si tratta di un film ma con molti spezzoni musicali. Mi piace tutto, ma proprio tutto. Andate a vederlo e ascoltate tutte le canzoni cantate da Monica Cervera. Per ora ho solo messo il link del video musicale girato sulla Gran Via di Madrid…
Non c’è un video particolare. Mi piace proprio la canzone, le parole, la voce, la musicalità. Un po’ depresso il nostro amico James Arthur, ma va bene così.
Tutto questo desiderio di tornare indietro, ripreso in ogni singola parola, è ossessivo e gli sfugge di mano, ma ci sarà un motivo.
Una canzone struggente, con una forza evocativa che ti fa nascere il desiderio di andare dritto dritto all’inferno. Se con il cantante, il bel tenebroso islandese, Jokull ancora meglio. Da stenderti e non dico altro.
In realtà è una canzoncina senza grosse pretese. Ma ai tempi della adolescenza, mi aveva tanto emozionato. Immaginavo quelle ali spezzate che alla fine riescono a riprendere il volo… E il cantante che mendica almeno una stretta di mano ma lei è già altrove…
Povero Mr Mister. Certo che non poteva meritare di meglio uno che si chiama così…
Non so perché ho scelto questa canzone. In realtà è abbastanza ossessiva, con tutto questo horny ripetuto per tutta la dueata della canzone.
Ok, devo ammetterlo che ci sono canzoni migliori, che mi piacciono di più, ma ho scelto questa per caratterizzare un post del mio blog.
Grazie Tom per avermi lasciato la luce accesa, altrimenti mi sarei perso. Un po’ pretestuosa questa canzone, ma orecchiabile. Lui bello cicciotto, ma con un po’ di chili in meno mi sembra un bel risultato.
Sicuramente molto più attraente e appetibile di canzone. Believer, ecco , mi tiri fuori il meglio
Commovente brano della Lennox, stufa di tappetizzarsi, di mettersi lì davanti a spiegare ancora per una volta che cosa non va, sperando che tenga la bocca chiusa.
E si chiede perché, un perché che evidentemente non c’è… Ma sì, lasciatela piagnuolare con questo”why”. Potrebbe cantarlo mille volte che non mi stancherei di sentirla.
Non so come sia riuscito a venire a conoscenza di queta canzone bislacca, strana, alcoolica, con uno strascico di scazzamento. Forse è stato un film (ma non ricordo il titolo, anche se ho qualche idea però non confermata).
Il video è ancor più strano. Interessante.