Con la musica ho un rapporto tiepido. L'ascolto certo, ma a parte qualche canzone, non la seguo. Non mi sono mai soffermato su questo mondo. Non ho posseduto dischi se non qualche cassetta o poco altro.
Non seguo i cantanti, magari mi piace solo qualche loro produzione. Di solito quando finisce un brano, non voglio più saperne.
Invece, al contrario, i video musicali mi ispirano, impreziosiscono la canzone, mi catturano. Certo, ci sono video deludenti per canzoni strepitose e invece video eccezionali per testi molto modesti.
Starei tutto il giorno a guardare i video non solo per la musica ma per il messaggio visivo che mi vogliono dare. Apprezzo davvero coloro che realizzano dei video impeccabili. La musica non viene meno se trasportata da immagini anzi acquista un immenso valore.
Qui di seguito una carrellata delle canzoni accompagnate dai relativi video, che più mi hanno colpito o che sono stati scelti per accompagnare i post del mio blog (contraddistinti dal simbolo di una matita).
Se non ci fosse stata la parola blue, probabilmente non mi sarei nemmeno soffermato su questa canzone. Ma è proprio quell’azzurro che mi frega, che penso agli occhi azzurri del cantante, che è tutto fuorché autistico e depresso; anzi mi sembra proprio maranza…
Comunque al di là delle considerazioni semantiche sulla parola Blue, triste o azzurro, la canzone è bella, musicalmente fluida e ti abbraccia, come un amico quando hai bisogno di uscire magari da una situazione difficile.
Un po’ irritante la canzone, poco musicale, quasi acida. Però quella domanda, posta all’inizio – ti dispiace se rimango? -, dettata dalla consapevolezza che… sì puoi dare fastidio, salva tutto.
Il video, strano, è alternativo proprio come la musica…
Canzone folle, senza senso ma assolutamente geniale come l’Adriano. Peccato sia invecchiato e ormai del tutto rincoglionito. Ma ai tempi era perfetto.
Se continuo col Mengoni davvero non me la cavo più ma come fare senza? Con questa voglio, ti fa uscire tutti gli istinti repressi e vorresti il mondo intero. Anzi no, voglio. Altro che condizionale. Veramente un esempio assolutamente deleterio per la mia salute mentale.
Canzone splendida del Tiziano Ferro, raffinata, matura. Una mia amica me l’aveva fatto ascoltare ed ero rimasto folgorato dalle sue parole.
Mi manchi veramente troppo troppo troppo ancora
Ho passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io ma anche te
Wow. Il Tiziano non si smentisce mai…
No, la Mina, pur bravissima ed eccelsa, non entra nelle mie corde. Questa canzone l’ho semplicemente usata per rappresentare un post del mio blog. Non per altro.
Ma non nego la sua bravura e questa canzone in particolare, cantata col Cocciante, ha qualcosa di magnetico.
Questa collaborazione con Tom Walker non mi entusiasma molto. Una canzone un po’ noiosa ma alla fine accettabile.
Se poi l’unica parola che ha imparato in spagnolo è hola, allora siamo messi proprio male.
Di essere giovane è giovane, il Brett Young. Pure bonazzo.
Però un po’ sdolcinata questa canzone. Non mi convince molto. Se devi farmi del male, fallo pure, se devi spararmi addosso, fallo, ma fai in fretta. Dio santo ma non si tratta di un adolescente quindicenne!
Ah, dato che ci sono ti chiedo pure perdono… Ma Brett ce la fai? Chiedi perdono a una schiacquettina che corre in mezzo al deserto… Ma lasciala andare a quel paese! È inutile che ti comporti come un cagnolino con la coda in mezzo alle gambe. Non hai il carisma della Duffy.
Ti perdono tutto però, anche il video un po’ così, per la tua voce profonda e per il coraggio di presentarti a piedi nudi…
Insomma, classica canzone disperata, da sfigato ma bella, con la voce calda del Lewis diventa ancor più preziosa.
Tra vulcani e cascate magnifiche, ho sentito per la prima volta questa canzone. Era nell’isola della Reunion quando mi sono inebriato asoltando ossessivamente il ritmo incalzante e le parole.
Il video, rispetto alla canzone, è piuttosto deludente, nonostante l’idea originale di inserire dei vecchietti. Ma non rispecchia la canzone, almeno secondo me.
Però davvero strepitosa.
Sono incazzato, esordisce così Max De Angelis, con la sua canzone magnifica. Nonostante il testo terribile, con cui spiega le ragioni della sua incazzatura e depressione, a Max De Angelis non resta altro che scegliere una sola via. Ma non è la soluzione.
Infatti il video si riavvolge a ritroso, partendo da quel gesto estremo, proprio dove lui è spiaccicato sulla strada, con la speranza di ritornare sui suoi passi.
E si scopre in questo flash back che Max aveva scritto le parole proprio sul suo corpo ma sapendo che nessuno le avrebbe lette perché il suo corpo morto è stato portato via da una barella caricata sull’ambulanza, ha deciso di tornare indiero.
Più la sento, meno mi piace. Non so, c’era stata una folgorazione ma a desso a distanza di tempo, non riesco a farmela mia. E’
Brillante canzone con un bel video. Jamiroquai è abbastanza insopportabile ma accettabilissimo in questa situazione.
Spettacolare canzone degli Aerosmith. viene proprio a prenderti per mano e non ti lascia con questa voce calda e il suono della chitarra. Su dai sogniamo insieme a loro.
Lo so, i Modà sono noiosissimi. Vogliono fare i bimbetti adolescenti quando ormai hanno raggiunto il momento del redde rationem. Salvo però solo questa canzone particolarissima e, devo dirlo, molto bella.
Si parla di amore, di scopate, di quel moto di orgoglio che scatta nel maschio alfa per tenersi la donna quando lei, troia, se ne va via, senza magari un vero motivo. E tu rimani solo in pochissimo tempo, proprio come il tuono dopo il lampo.
Dopo queste parole si raggiunge il massimo della musicalità della canzone che altrimenti sarebbe proprio scarna, ma la voce di lui riempie ogni spazio.
La canzone in sé mi lascia abbastanza indifferente, forse perché la reputo falsa. Tant’è che è nata sulle strade del Maryland. Giusto per essere onesti.
Che poi forzatamente l’hanno ambientata nello stato del West Wirginia, questo è un altro discorso.
La trovo abbastanza lagnosa, ma quando la sento guardando il video dell’Ufficio del Turismo, diventa una cosa sublime e bellissima.
Chi non vorrebbe andare in West Virginia dopo queste immagini stupende? Sento le goccioline del Shenandoah River che mi bagnano, riesco ad assaporare il misty tate of moonshine, mi sento camminare tra le foglie ingiallite.
Io ho già prenotato. E voi?
Un testo che mi ha sempre accompagnato e che mi piace sia per la musica spigolosa sia per il testo. Una canzone non facile, spirituale, che trascende la realtà, visionaria.
Non sono un amante di questo genere ma questa canzone entra dritta dritta nel mio cuore.
Soprattutto non riesco a togliermi dalla testa questa frase:
the pain of war cannot exceed the woe of aftermath
Non è la guerra che fa male, ma quello che si perde e non si riesce più ad ottenere.
Bring it back.
Io pensavo che il titolo fosse “I need a hero”, non cambia tuttavia il significato.
Questa Bonny Tyler ha urgentemente bisogno di un uomo, non uno qualunque, un eroe, che non debba essere per forza dotato di poteri ultraterreni ma sicuramente bello, figo, fresco dopo la battaglia (e magari non puzzare di sudore). Deve essere forte e veloce (a fare chissa cosa… bè, lo immaginiamo).
Lo cerca durante la notte e nel caso lo trovasse, giura, che le basterebbe per tutta la durata dell’oscurità.
E brava, la nostra vaporosa Bonny! Con questo video, al limite del ridicolo, dove lei è ben predisposta ad accettare il suo “Hero” con le braccia protese, spera che la prenda sul carro e la faccia volare fino al sole.
In tutte le situazioni improbabili dove viene ripresa – nel deserto del Gran Canyon (presumo) o in una casa dalla quale esce incolume senza un capello arrostito – lei è in ginocchio, pronta al sacrificio.
Fa quasi tenerezza. E dateglielo questo “Hero” altrimenti ci smarona per il resto della nostra vita.
Se inizio con il Tiziano Ferro, non la finisco più. Di lui non si butta via niente, esattamente come ho detto per il Marco Mengoni.
Non posso mettere tutta la discografia del Tiziano, che fino adesso non mi ha ancora nauseato. Voglio mettere questo pezzo sconosciuto alla maggior parte della gente.
Un testo semplice, sulla volontà di combattere, sul desiderio di essere integri e vincenti nella vita di tutti i giorni.
Non so chi la canti, ma è inserita nel film rivelazione Waltz with Bashir, un cortometraggio, un film d’animazione sulla guerra in Israele.
Non può essere tolta dal contesto in cui l’hanno inserita. Il viaggio intimo di un soldato dell’IDF, che ricorda l’invasione nel sud del Libano. Un viaggio che gli permette di esternare tutti i desideri di un ragazzo giovane che, però, evaporano con la cruda realtà della guerra.
Struggente questa canzone, nella quale il cantante continua a domandarsi dov’è il proprio padre.
Anche se rivolta in lingua francese e dunque poco percepibile, questa richiesta, che rasenta l’ossessione fatta davanti a un papà imbalsamato, è davvero struggente.
Grande Stromae!
Tutti la cantano questa canzone perché è famosissima.
Eppure ne sono venuto a conoscenza soltanto dopo aver visto il film Shrek e in questa versione che la propongo.
Bellissima, bisogna dirlo, ma ormai troppo abusata: perde di significato per tutte le volte che viene cantata.
Voglio solo ricordare queste parole:
And I’ve seen your flag on the marble arch
And love is not a victory march
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah
L’amore non è un qualcosa che si vede, una vittoriosa marcia, ma un triste e freddo alleluia. Queste parole vogliono dire tanto per me, riassumono dieci anni della mia vita.
Per cui, nonostante tutto, è molto importante questa canzone.
Non di certo per il video viene ricordata questa canzone, che non ha bisogno di commenti perché è già di per sé perfetta.
Ma anche il titolo – Nothing else matters -, cioè chissenefrega di tutto il resto quando l’altro è a portata del tuo cuore, è perfetto.
Trust I seek and I find in you. Questa fiducia che trovo in te, mi basta e non mi serve altro.
Quanta innocenza in un testo diventato pietra miliare del mondo musicale.
Non voglio lasciare commenti inutili che la rovinerebbero, anzi la voglio conservare nel mio cuore in eterno così com’è.
Una canzone lunga, con un ritmo diverso verso la fine. Bellissima questa canzone del Justin che rievoca il passato guardando se stesso attraverso gli specchi. E molto bello anche il video
La Madonna, chi non la conosce? Durante la nostra infanzia chi non si è smaronato con le sue canzoncine?
Beh, io ne salvo soltanto una (anzi una e mezza ) ed è questa.
E’ una cover, molto commerciale della canzone di Rose ROyce. Ok, il video non è gran ché, fatto con pochi soldi, e con queste tende che si spostano con il vento. E chiudetele queste finestre. Il testo e la musica però sono incantevoli. Una lagna ma accettabile, di una donna che ormai ha perso il sapore dell’amore, un po’ depressa, che si sente finalmente libera dopo essere stata abbandonata.
E poi quell’errore nel titolo… rafforza ancor di più la disillusione provata.
Canzone poco conosciuta ma molto bella
Video meraviglioso che parla di uguaglianza, parità, di stereotipi. Quando siamo nudi, siamo tutti uguali e lui, il Jay, ‘sto bonazzo della madonna, si spoglia proprio per dimostrarlo e si unisce in un gruppo di persone anch’esse nude.
In questa passeggiata-spogliarello, mostra tutte le situazioni in cui ci dimentichiamo spesso e volentieri che davvero noi siamo tutti uguali e che dentro il nostro corpo scorre lo stesso sangue.
Wir sind nackt.
La canzone è di una noia mortale, poco musicale. Non sarebbe assurta alla mia attenzione se non fosse stato per il video che a differenza della canzone rasenta la perfezione. Anzi, è perfetto così.
Per capire il secret bisogna aspettare le sequenze del video che vengono riavvolte fin dall’inizio del misfatto. Ma si capisce perfettamente dalla prima inquadratura di che cosa si tratta. Sono bellissime le immagini, le espressioni, i dettagli, le facce di lui e di lei.
Stupendo davvero.
Un testo difficile, una tematica politica, un significato piùttosto criptico. Ma questa Crime of the Century dei Supertramp è superlativa, immensa, altamente evocativa.
Mi lascia sempre senza fiato.
Non ci sono video interessanti per questa canzone bellissima. Ci sono solo le parole quasi sussurate da questa voce incrinata dalla disperazione, dalla consapevolezza che l’amore si rompe qualche volta.
Quante volte ho guardato la copertina del disco dei Prefab Sprout (ma che nome è?), mi sono sempre soffermato sul volto di lui, un po’ sfatto, di tre quarti e mi sono lasciato andare dalla musica.
La voce dell’eterea Lana del Ray non è melifflua, è calda, ti avvolge ma non ti si appiccica. Ha quel giusto equilibrio che non ti fa nauseare.
Poi, questa Young and Beautiful è stupenderimma. Quando ti domanda “Will you still love me when I’m no longer beautiful?” – mi amerai ancora quando non sarò più bella? -, sembra che te lo dica proprio a te, ti entra nel cuore e ti trafigge.
Questa consapevolezza ti fa amare la Lana del Rey, nonostante possa essere spazzata via da un soffio di vento. Eppure nonostante le critiche feroci, ha sempre resistito ed è rimasta in piedi.
Questa senza dubbio è la prima in assoluto tra le mie preferenze. Non ho tentennamenti.
È la canzone perfetta, perfettissima, con un video semplice ma efficace.
Nessuno s accorge del lieve tremolio dovuto al movimento della macchina da presa.
Tutti conoscono la Billie Jean di Michael Jackson, ma pochi questa versione.
Boh, mi piace di più, perché intima, più calda, più sofferta, meno melodiosa e più vera.
Di Marco Mengoni non si butta via niente. È b(u)ono tutto. Per ora va bene così, fino a quando non mi stancherò (spero il più tardi possibile).
Di questa canzone prenderei solo il testo perché il video è modestissimo e poi diciamo lui, nel letto (nel quale potrei fare tutti i pensieri peccaminosi), con quell’aria perfettina, stona con l’impegno delle parole.
Insomma si parla di amori e di tradimenti e lui fa il sostenuto. Certo se lo può permettere e gli concedo anche quell’italiano zoppicante all’inizio della canzone.
Lo so, è una canzoncina stupida, stupida. Ma il video mi ha tirato scemo.
Bellissimo, costato non più di 10 euro, con qualche studente fancazzista della Uni Milano e un po’ di effetti al computer. Il risultato è davvero strepitoso. Non smetterò mai di guardarlo.
Canzone semplice semplice. Bella, orecchiabile, un motivo sereno, cantato da una persona innamorata.
Ciò che la rende speciale è il video, senza grosse pretese, ma minimale. Lui che dorme sul divano mentre lei gli ronza attorno. L’amore è pure questa semplicità.
Però le occhiaie della Irene Grandi e quel taglio di capelli, non si possono guardare. Bocciata!
Grande Marylin! Peccato per il video che sarebbe stato magnifico se fosse stato riprodotto in alta qualità. Le parole nascondono il disagio di questo amore velenoso, bacato, non propriamente salvifico.
E solo a distanza di anni, ho scoperto che era il leit motivo che legava il bastardo a me. E io non sapevo nulla. Incredibile.
Immensa, celestiale, insuperabile. Non ho altre parole per definirla perché ogni cosa sarebbe riduttiva.
Anche questa entra di diritto nella top 10 della classifica delle migliori canzoni. Bellissimo anche il video, kitch, suntuoso, memorabile. Su youtube non c’è sebbene fosse presente nel passato. Potete fare click sul link sottostante.
https://www.charliegolf.it/video/the_power_of_love.mpg
Comunque se volete vedere un’altra versione, Holly Johnson è magnifico. Forse molto affaticato, ma un grande.
Bella canzone, bello il testo. Impegnato ma non troppo. Vuole far incazzare ma poi è di una dolcezza incredibile. Mi piace il video in particolar modo, le comparse, che subiscono le angherie della Lisa ma ne traggono piacere.
Già il piacere di avere addosso la Lisa, insomma non è da tutti i giorni. Mi piaciono le espressioni di ciascuno, di uno dei gemelli, del finto addormentato che si lascia slacciare i pantaloni, degli altri arrapati. Una nota di lesbicume non guasta e aggiunge sapore al video.
Compliementi cara Lisa.
Canzoncina senza pretese, ma il video è strepitoso. Molto bollywood, molto coreografico, molto ritmo. La storia non regge, ma fa lo stesso. Lo sa anche la cantante, quando versa le lacrime falsissime per il suo Romeo. Bellissimo video.