Solo un uomo

Cantante: Niccolò Fabi



È solo un uomo quello di cui parlo

Del suo interno come del suo intorno

Di quando scivola su sé stesso

Di quando scrive come adesso

Sulle sue guance ha il vento fresco

Della vetta, della conquista

Sotto le unghie ha la terra

Di quando striscia

Le sue serate, le sue ferite

Le donne amate e poi dimenticate

Dell’ambizione, della speranza

Le ragnatele della sua stanza

Di quando ha paura di morire

E un orgasmo lo fa tremare

Quando la vita non è poi così

Come appare

È solo un uomo quello di cui parlo

Quando inciampa nella sua ombra

Quando cammina sull’acqua

E non affonda

È solo un uomo quello di cui canto

Di quando sbaglia e non si perdona

Il furore e il disincanto di quell’universo

A forma di persona

Parlo di quando spara a suo fratello

O s’inginocchia a un portafoglio

Quando osserva l’infinito

Attraverso il suo ombelico

Di quando sventola una bandiera

O ci si nasconde dietro per paura

Una menzogna è più cattiva

Nascosta dentro una preghiera

È solo un uomo quello di cui parlo

Di una doccia dopo il tradimento

Del sorriso che ritorna

Dopo che ha pianto

È solo un uomo quello di cui scrivo

La notte prima di un lungo viaggio

Quando non sa se poi partire sia solo partire

O magari scappare

È solo un uomo

Quello che mi commuove

Che vorrei uccidere e salvare

Amare e abbandonare

È solo un uomo ma lo voglio raccontare

Perché la gioia come il dolore

Si deve conservare

Si deve trasformare

Un Niccolò Fabi serio, che non mi sarei mai aspettato. Certo non lo conosco bene, eppure da quando ho sentito questa canzone l’ho rivalutato.

Sicuramente non riuscirò a farmelo piacere ma questa canzone è veramente speciale. Avrebbe dovuto vincere il Sanremo per la profondità delle parole. Un testo intimo, scavato appunto nell’intimo di un uomo, nella sua virilità che spesso non viene mai mostrata. Non c’è un’ombra di donna in questo testo declinato tutto al maschile.

Parla dell’uomo Di quando ha paura di morire e un orgasmo lo fa tremare e io non riesco a esserne indefferente.

Il video è strepitoso, girato in una Trieste non facilmente riconoscibile. C’è questa alternanza di primi piani tra il Niccolò e questo funanbolo che attraversa la distanza tra due palazzi.