Welcome to Tropicalism. The confusion of the “ism” suffix
E io che pensavo il Brasile fosse un luogo felice, tutto samba, piume, Carnevale, Rio e Bahia!
Da ieri, grazie anche a un irrefrenabile bisogno di scovare film che non fossero necessariamente banali e scontati, mi si è aperto un mondo nuovo.
Un po’ sconvolgente questo Tropicalismo, di cui credo di non aver capito molto, se non addirittura un bel niente.
Non è tanto in sè il movimento, che, a detta degli autori, non è un movimento, ma tutta una serie di cose che ha messo in evidenza un Brasile che non ti aspettavi: un paese quotidiano con contestazioni, disagi e povertà ma soprattutto un paese normale, non di certo pronto per andare al Sambodromo.
Ecco, ho guardato con interesse le immagini, a volte sfocate, della televisione di Stato ma inequivocabilmente girate a Brasilia e in qualche altra città di cui mi sfugge il nome.
Caetano Veloso e la sua combriccola sono stati gentilmente invitati a lasciare il Brasile ed esiliati, guarda caso, a Londra, dove, a questo punto sì, sono riusciti a esprimere tutto il Tropicalismo cantato e sbiascicato nella vallate verdi di Wight, grazie a qualche spinello in più. Un ostracismo tutto sommato lieve e non di certo disperato.
In merito alla musica, le cui canzoni erano assolutamente e integralmente conosciute dal compagno di posto al cinema, che le canticchiava sottovoce, non voglio esprimere un parere. Già ero disorientato geograficamente, filosoficamente, non potevo anche capire addentrandomi in questa accozzaglia di suoni, certamente lontani dalle musicalità che movimentano le forme sinuose delle ballerine…
Beh, diciamocelo, Caetano, cantando “it’s a long way”, non mi è dispiaciuto.
Ero ormai completamente caduto così in basso, che cercare di risalire e arrancare con una razionalità che mi sfuggiva a mano a mano che il sonno mi annebbiava la mente e mi cancellava dal mesencefalo ogni principio di attività, era un’impresa ardua.
Caetano Veloso – It’s a long way
Woke up this morning Singing an old, old Beatles song We’re not that strong, my lord You know we ain’t that strong I hear my voice among others In the break of day Hey, brothers Say, brothers It’s a long long long long way
Os olhos da cobra verde Hoje foi que arreparei Se arreparasse a mais tempo Não amava quem amei
Arrenego de quem diz Que o nosso amor se acabou Ele agora está mais firme Do que quando começou
It’s a long road
A água com areia brinca na beira do mar A água passa e a areia fica no lugar
E se não tivesse o amor E se não tivesse essa dor E se não tivesse sofrer E se não tivesse chorar E se não tivesse o amor
No Abaeté tem uma lagoa escura Arrodeada de areia branca
Woke up this morningSinging an old, old Beatles songWe’re not that strong, my lordYou know we ain’t that strongI hear my voice among othersIn the break of dayHey, brothersSay, brothersIt’s a long long long long wayOs olhos da cobra verdeHoje foi que arrepareiSe arreparasse a mais tempoNão amava quem ameiArrenego de quem dizQue o nosso amor se acabouEle agora está mais firmeDo que quando começouIt’s a long roadA água com areia brinca na beira do marA água passa e a areia fica no lugarE se não tivesse o amorE se não tivesse essa dorE se não tivesse sofrerE se não tivesse chorarE se não tivesse o amorNo Abaeté tem uma lagoa escuraArrodeada de areia branca
Guardo la luna, cerco in un punto a Sud la costellazione dello Scorpione, ma a momenti non scorgo neanche mezza stella. È una di quelle notti calde, soffocanti, dove non si muove nulla: quelle quattro lucciole sono spiaggiate tra i fili d’erba ed evitano accuratamente di muoversi. Jk è in bambola, dormichia, annusa, ma non…
Senza medico ad Erba. Ho indugiato su questo tramonto stasera, sembrava che non volesse finire mai, ma giusto il tempo di una cagata di Jake, comprensivo di sniffamento, localizzazione idonea di un locus defecatorio, creazione con le zampe di una specie di bidet, ed evacuazione di quattro stronzi, era già scuro. L’incertezza crepuscolare ha pervaso…
Bene. Questa volta lo scrivo nel blog, magari lo leggerà qualcuno, forse direttamente la persona interessata.Oggi, il dirigente degli Affari Generali, Seregni, mi ha telefonato per dirmi che l’assessore Edgardo Arosio (quello della Cultura) vorrebbe un libro, naturalmente gratis.Sarebbe stato disposto a mandarmi una macchina della Provincia per venirlo a prendere.Gli ho risposto di no,…
Christchurch: lei mi aveva aspettato e mi accoglieva nel locale fresco, protetto dal pergolato. Il silenzio di un pomeriggio tranquillo mi stordiva. Le lacrime, già versate nel tragitto da Dunedin, erano pronte a scendere di nuovo. No, un altro pianto no. Ma lei non aspettava altro: che mi spogliassi e che le tendessi le braccia….
A LG grazie per il tuo messaggio. Ti penserò a Madrid mentre festeggi l’ultimo. Non saremo molto lontano. Ti guarderò da Palma. A D ti farò vedere la stazione Elephant&Castle di Londra. A TA spero di riuscire ad affrontare questo nuovo viaggio in Chile. Ti prometto che ti porterò un quantitativo di Tavor da farti…
Cara nonna, ti ho portato il dolce e i giornali per i ricami, come regalo. Ieri era il tuo compleanno: 94 anni portati egregiamente. Ti ho abbracciato. Hai afferrato subito le riviste e le hai sfogliate diligentemente. Ti piace leggere, perlomeno voltare le pagine e guardare le immagini. Potessi ricamare e creare tovagliette e altri…